ANCONA - Si avvicina l’inverno e, con il freddo, cresce il timore per le valanghe. Nelle Marche, esiste una Carta ad hoc con cinque le aree giudicate ad alto rischio fino ad...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le aree classificate ad alto rischio nella regione sono cinque: si tratta della Foce di Montemonaco, della zona di Sassotetto di Sarnano, ovvero la strada che conduce direttamente agli impianti, e poi c’è Rubbianello di Montefortino, quindi si arriva a Bolognola e, infine, l’elenco aggiornato sino ad oggi contempla Vallestretta di Ussita. La Carta è in costante evoluzione: i nuovi dati ci saranno a gennaio. Dice David Piccinini, responsabile Protezione civile regionale: «La nostra Carta è stata recepita con il Pai, il piano di assetto idrogeologico, già nel 2004: si tratta di un documento ufficiale che indica le aree a rischio, al quale i Comuni devono attenersi in fase di pianificazione». Il tutto con una premessa importante, da parte dello stesso Piccinini. «I piani neve? Abbiamo chiesto ai Comuni i dati dei loro piani: finora hanno risposto 130. Quindi, ancora, un vero piano neve a livello formale non c’è ma lo stiamo costruendo». Proprio in questi giorni, si sta concludendo l’aggiornamento del Centro funzionale della Protezione civile. Osserva il responsabile regionale: «In presenza di cambiamenti meteo climatici, abbiamo aggiornato la mappa: il Centro funzionale della Protezione civile ha rivisto i perimetri che sono stati portati su un formato utilizzabile via Internet e per la pianificazione». I soggetti interessati a pianificare sono: Comuni, Province e Regione. Proprio da queste ultime analisi, è «emersa un’altra area a rischio e cioè la zona nord, quella del Catria». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico