Il caos alla Brioni preoccupa le Marche: 24 lavoratori in mobilità ma gli esuberi saranno contenuti

Il caos alla Brioni preoccupa le Marche: 24 lavoratori in mobilità ma gli esuberi saranno contenuti. La Brioni di Penne al centro di un'agitazione sindacale (foto social)
PENNE (PE)- La Brioni di Penne, azienda di abbigliamento maschile in cui lavorano anche operai e addetti provenienti dalla Marche, è al centro di una situazione molto...

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PENNE (PE)- La Brioni di Penne, azienda di abbigliamento maschile in cui lavorano anche operai e addetti provenienti dalla Marche, è al centro di una situazione molto delicata. Nelle scorse ore si è tenuto un importante incontro con il Ministero dello Sviluppo economico alla presenza dei rappresentanti sindacali (incontro che segue i precedenti del 13 aprile e 21 ottobre 2021).

Il resoconto

«Nel corso dell’incontro con il Mise, Brioni ha illustrato i numerosi progressi conseguiti negli ultimi mesi grazie all’attuazione del Piano tra cui: la creazione di due nuove linee produttive, il progetto di un nuovo impianto logistico, l’incremento della produzione infragruppo, il lancio della nuova campagna di comunicazione e i cinque nuovi opening internazionali. Tali progressi hanno consentito un miglioramento di tutti i principali indicatori economico-finanziari, a conferma della validità delle linee strategiche e nelle attività operative presentate e nonostante le tensioni geopolitiche internazionali e il conseguente forte aumento del costo dell’energia e delle materie prime e le difficoltà legate ai ritardi nella supply chain che hanno fortemente aggravato il contesto macroeconomico nell’arco temporale del Piano»

L'azienda ha comunicato e confermato il piano di razionalizzazione dei costi e ridimensionamento degli stabilimenti di Penne, Montebello di Bertona e Civitella Casanova, dove 245 lavoratori hanno già firmato una risoluzione consensuale dei propri rapporti lavorativi, ma nonostante questo si procederà al taglio di altri 24 lavoratori diretti e indiretti con l’obiettivo di mettere in atto tutte le azioni necessarie e improrogabili per la crescita e lo sviluppo del brand.

«Tali interventi, considerando anche i diversi ricollocamenti di personale effettuati dalla Società in linea con gli impegni più volte espressi, porteranno tuttavia a circa 260 il numero di risorse complessive interessate dalle misure del Piano, in sostanziale miglioramento rispetto ai 321 lavoratori diretti ed indiretti di produzione originariamente previsti, a ulteriore conferma dell’efficacia delle azioni attuate negli ultimi mesi».

 

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Corriere Adriatico