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L’iter
Considerata un’opera strategica a livello nazionale, è per questo soggetta all’iter rapido e semplificato delle strutture commissariali, con la Fano-Grosseto, la ferrovia Orte-Falconara e la Salaria.
Le previsioni
Sui tempi, tuttavia, nessuno si sbilancia: potrebbe passare una settimana, o un mese, prima di mettere il sigillo definitivo. Difficile da dire. «Di certo - riprende il filo del ragionamento Baldelli - è un’opera attesa da decenni, non solo da chi vive e lavora nel capoluogo, ma da tutti gli operatori economici che gravitano intorno al triangolo logistico: porto-aeroporto-interporto». I dettagli tecnici narrano di un piano che prevede due gallerie, rispettivamente di 470 e 650 metri di lunghezza, e di un viadotto che corre per 285 metri, oltre al recupero dell’area urbana di fronte a quella portuale, in linea con gli indirizzi della pianificazione urbanistica del Comune di Ancona. «Grazie all’approvazione della Via, l’opera, i cui lavori sono gestiti da Anas e dal commissario, l’ingegnere Paolo Testaguzza, continuerà a viaggiare su un binario procedurale veloce e semplificato». Una rapidità che il deputato converte in future connessioni: «È un’infrastruttura fondamentale per Ancona, la nostra regione e l’intero centro Italia, destinata a migliorare i collegamenti tra la principale porta delle Marche sul mondo e le grandi arterie stradali in direzione nord».
Sos traffico
Dà l’immagine plastica del tracciato, Baldelli: «La realizzazione di quella bretella solleverà interi quartieri dorici dai problemi legati al congestionamento del traffico, soprattutto di mezzi pesanti, garantendo ai trasportatori e alle imprese della logistica un accesso diretto all’area portuale, grazie alle due più due corsie previste, che genereranno enormi benefici sia alla qualità dell’atmosfera di un’area densamente abitata, sia all’accessibilità dei cittadini all’ospedale di Torrette e verso Falconara». Non rinuncia a rimarcare l’effetto filiera istituzionale: «Fondamentali sono stati il lavoro e la determinazione del governatore Francesco Acquaroli». Si stringe.
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Corriere Adriatico