ANCONA - Potrebbe arrivare nel giro di 15 giorni la decisione del giudice di Ancona Francesca Ercolini sul ricorso presentato dal costruttore Pietro contro Banca Marche e Banca...
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Lanari, assistito dall'avvocato Massimo Camiciola, lamenta di essere stato prima finanziato in pool dagli istituti di credito nel 2007 e poi improvvisamente "scaricato": circostanze che hanno bloccato grossi
investimenti e operazioni immobiliari in corso.
Per questo Lanari, facendo presente la sussistenza di un "danno grave e irreparabile", ha chiesto ex art. 700 un provvedimento d'urgenza affinchè il tribunale ordini alle banche di ripristinare i finanziamenti. L'imprenditore vorrebbe anche che le banche venissero inibite dall'utilizzo delle fideiussioni prestate dai soci, in considerazione del fatto che gli istituti di credito si erano impegnati a erogare 264 milioni di euro e ne avrebbero invece impegnati solo 158.
Finanziamenti, spiegava Lanari nel ricorso, coperti da aree e fabbricati: Santa Cristiana di Numana, Borgo delle Torri a Senigallia, Adamo ed Eva di Numana, 5 Camini di Potenza Picena sono alcuni dei progetti in base ai quali erano stati richiesti i finanziamenti. Nel caso il ricorso non venisse accolto, Lanari ha chiesto anche di condannare le banche a risarcire danni emergenti e lucro cessanti per diverse centinaia di milioni di euro. Gli istituti di credito respingono le argomentazioni, sostenendo invece la legittimità del proprio operato. In aula sono stati i legali dello studio Carbonetti (Banca Marche) e l'avv. Gaetano Biocca (Tercas) a concludere con una richiesta al giudice di respingere il ricorso di Lanari. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico