Adiconsum in campo coi piccoli azionisti di Bm

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ANCONA - «Banca delle Marche: ancora una volta una storia di risparmio tradito». Con questo slogan, l'Adiconsum lancia una serie di incontri nelle Marche con i piccoli azionisti danneggiati dal dissesto dell'istituto di credito commissariato da Bankitalia e nel mirino della Procura di Ancona per ipotesi di reato che vanno dalla corruzione, all'appropriazione indebita, al falso in bilancio. Il primo appuntamento sarà a Jesi, il 30 ottobre alle 17:30 presso il Centro Docens del Consorzio Zipa. «Nel corso degli incontri - precisa una nota stampa - verranno esposte le linee di condotta che l'Associazione intende perseguire per tutelare i diritti dei 40.000 i piccoli azionisti di Banca Marche che detengono il 32% del capitale sociale della banca e che hanno investito i propri risparmi dando fiducia alla banca del territorio». «Il valore delle azioni ha subito un crollo verticale a causa della dissennata gestione con evidenti ripercussioni sul patrimonio degli azionisti», spiega l'associazione dei consumatori. Per questo, l'Adiconsum intende costituirsi «parte civile nel processo penale insieme a tutti i piccoli azionisti che vorranno aderire», ed insieme annuncia la volontà di «mettere in atto una azione collettiva e, se fondate, anche azioni individuali, che possano permettere ai risparmiatori di trovare soluzioni riconosciute in tempi più brevi, senza dover aspettare anni per la decisione penale definitiva. Si tratta di verificare - prosegue la nota - se l'istituto, considerando il conflitto di interesse, al momento della vendita delle azioni, ha rispettato tutti gli obblighi imposti dalla normativa di settore garantendo, in questo modo, la migliore tutela dei risparmiatori stessi. Non ci sono scadenze imminenti, ma è giunta l'ora di attivarsi per tutti i piccoli azionisti che, magari, non erano affatto consapevoli di acquistare un titolo ad alto rischio».




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