IL COMMENTO Quanto dobbiamo aspettare per avere un nuovo presidente per l’Autorità di sistema portuale?

La sede dell'Autorità portuale ad Ancona
Quanto dobbiamo aspettare per avere un nuovo presidente per l’Autorità di sistema portuale? Al 29 agosto lo chiediamo con una certa urgenza: a Molo Santa Maria manca...

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Quanto dobbiamo aspettare per avere un nuovo presidente per l’Autorità di sistema portuale? Al 29 agosto lo chiediamo con una certa urgenza: a Molo Santa Maria manca una guida stabile da dicembre e con la tregenda del Covid avere la prima azienda della regione con le ruote a terra e senza motore (manca anche il segretario, se qualcuno avesse dimenticato) è un disastro e una vergogna, economicamente parlando.

 

Lo chiediamo, nell’ordine: al ministro Giovannini che ad aprile ha lisciato un curriculum extralight come quello di Africano; alle Marche (intese come Regione) e quindi al governatore Acquaroli che in nome della discontinuità ha preteso candidati di livello ma ora rischia di tirare troppo la corda; alle Marche (intese come sistema) che non si sono rese conto del ginepraio nel quale siamo terminati, a metà tra la lotteria Italia e l’elenco del telefono. Qualche concetto andrà brutalmente approfondito.

Primo: con oltre 50 candidati in lizza, di cui almeno otto di livello massimo (come documentato dal Corriere Adriatico), è evidente a tutti che la scelta sarà una carambola politica in cui la Regione avrà una golden share piccola piccola, peraltro da condividere con l’Abruzzo.

Secondo: sarà un candidato con relativo dialogo sul territorio con tutte le canee e le perdite di tempo del caso.

Terzo: non si può sbagliare il colpo dunque pressione altissima.

Quarto: tenere fermi due giganti come Fincantieri e Msc, tanto per fare i primi due nomi, con decine di milioni da investire è ormai un rischio che da ponderato sta diventando sconsiderato. Messaggio ai naviganti: sveglia, le vacanze sono terminate. Illuminateci con le vostre celebri intuizioni.

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Corriere Adriatico