La curva dei contagi rallenta ma l’attesa al pronto soccorso no: in 105 aspettano il ricovero

La curva dei contagi rallenta ma l’attesa al pronto soccorso no: in 105 aspettano il ricovero
ANCONA - Sarebbe bello se i 38 sintomatici registrati dal bollettino del Gores di ieri fossero realmente rispondenti alla mole di tamponi processati. Gli esperti di epidemiologia...

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ANCONA - Sarebbe bello se i 38 sintomatici registrati dal bollettino del Gores di ieri fossero realmente rispondenti alla mole di tamponi processati. Gli esperti di epidemiologia della Regione Marche proprio su queste colonne sostenevano come la quota di 60 sintomatici al giorno sia lo spartiacque tra un contesto in cui gli ospedali accumulano pressione (sopra i 60/al giorno) e quello opposto (sotto i 60). In realtà come tutti i fine settimana, si va a scartamento ridotto quindi si tratta di numeri da prendere con le pinze. 

 

 
Il calo dei contagi
Di sicuro si è chiusa una settimana che ha visto il calo dei contagi con percentuali che vanno dal 20 al 24% tra le varie province. Un andamento che proprio qualche giorno fa ha caratterizzato anche la fascia 19-24 anni che nel precedente fine settimana aveva messo qualche pensiero al governatore Acquaroli. Tornando ai numeri di ieri sono stati 232 i positivi al Covid su circa 1.498 tamponi: 742 nel percorso nuove diagnosi e 756 nel percorso guariti. Come sempre in queste ultime settimane la percentuali di contagi vede la provincia del capoluogo in prima fila. Tra i 232 nuovi casi, il numero più altro, 99 , è in provincia di Ancona, che resta ancora la più colpita, seguita da Pesaro Urbino con 51, Macerata con 37, Fermo con 24 in provincia, Ascoli Piceno con 7 e 14 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (38),, contatti in setting domestico (44), contatti stretti di casi positivi (116), contatti in setting lavorativo (3), contatti in ambiente di vita/socialità (4), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (1). 


La situazione degli ospedali


Un occhio infine alla situazione degli ospedali che vede le strutture ancora oberate sotto il peso dell’ondata delle ultime sei settimane. Il totale dei ricoverati è a quota 958 con lievi incrementi per terapie intensive e sub intensive (+4 pazienti e +2, -1 invece il saldo per i reparti ordinarie di malattie infettive). Sono state dimesse 32 persone. Cala la pressione anche sui pronto soccorso (105 pazienti in attesa di sistemazione) ma il livello di saturazione anche delle strutture di accettazione resta altissimo. Così come è altissimo il numero degli anziani che sono ospitati nelle strutture dedicate in tutta la regione: 267. Infine, nella giornata ieri sono stati registrati 13 decessi di persone tra i 65 e i 95 anni. Il totale delle vittime ora è 2611.

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Corriere Adriatico