L’assessore Baldelli: «Il raddoppio della SS16 sarà completato nel 2025»

"Pienamente rispettato il cronoprogramma"

L’assessore Baldelli: «Il raddoppio della SS16 sarà completato nel 2025»
Francesco Baldelli, da assessore regionale alle Infrastrutture segue da vicino l’iter dei progetti per collegare il porto con la grande viabilità. L’Ultimo...

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Francesco Baldelli, da assessore regionale alle Infrastrutture segue da vicino l’iter dei progetti per collegare il porto con la grande viabilità. L’Ultimo miglio è un tassello fondamentale ma non è l’unico, perché la bretella si innesterà infatti - allo svincolo di Torrette sopra l’ospedale regionale - con la SS16. 

La variante alla statale è interessata dai lavori di raddoppio della variante. A che punto siamo?
«Si tratta di un altro intervento, quello per il raddoppio della variante alla SS16, atteso da decenni, ma che sta finalmente procedendo spedito verso il traguardo. Anas ci comunica il pieno rispetto del cronoprogramma dell’opera». 
Quando si concluderanno i cantieri?
«L’opera dovrebbe essere pronta nel primo semestre del 2025. Quest’investimento permetterà di ridurre i tempi e aumentare la sicurezza nella percorrenza. Il raddoppio della variante alla SS16, la realizzazione dell’Ultimo miglio e il futuro arretramento verso il mare del tratto di ferrovia tra Ancona e Torrette - il cosiddetto Lungomare Nord - consentirà di mettere finalmente a sistema porto-aeroporto-interporto, riducendo così ancora di più quei pochi chilometri che già rendono questo triangolo logistico un unicum da sfruttare per costruire una rete infrastrutturale multimodale e sostenibile».
A proposito del Lungomare Nord, siamo in attesa della Valutazione di impatto ambientale da quattro anni: c’è un modo per uscire da questo impasse?
«Purtroppo non si possono mettere indietro le lancette dell’orologio e recuperare l’inerzia e gli errori del passato, ma dobbiamo lavorare con pragmatismo, passo dopo passo così come abbiamo fatto per l’Ultimo miglio».
E cioè come?
«Con la stessa visione e la stessa concretezza con cui vogliamo creare le condizioni perché le Marche tornino ad essere una regione di riferimento, superando le disuguaglianze territoriali e dando a tutte le comunità le opportunità per tornare a crescere».

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Corriere Adriatico