Inchiesta della Dda sui rifiuti, un dossieraggio per rimuovere la consigliera ambientalista di Ascoli

Cristina Farnesi sui banchi del consiglio comunale di Ascoli Piceno
ASCOLI - «Lascio per motivi personali», aveva provato a spiegare Cristina Farnesi nell’agosto 2019, cedendo il suo scranno a palazzo dei Capitani. Ma adesso...

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ASCOLI - «Lascio per motivi personali», aveva provato a spiegare Cristina Farnesi nell’agosto 2019, cedendo il suo scranno a palazzo dei Capitani. Ma adesso l’indagine sui traffici della Geta Srl svela un tentativo di ricattare politicamente il sindaco Marco Fioravanti, per impedire l’ingresso in consiglio comunale di un’ambientalista scomoda, presidente del comitato “Ci Rifiutiamo”.

Sponsorizzazioni in cambio di soffiate, coinvolti insospettabili rappresentanti delle forze dell’ordine. Come funzionava il doppio gioco

 

Brandimarti, saputo che la Farnesi poteva avere precedenti risalenti agli anni ‘90, non indicati nel certificato del casellario allegato alla sua candidatura, chiese a un poliziotto di ripescare quei precedenti dalla banca dati e poi avrebbe minacciato il candidato sindaco di Fratelli d’Italia. Ma Fioravanti non si fece intimidire e candidò la Farnesi. Puntuale, partì l’esposto alla Procura di Ascoli, che indusse la consigliera a dimettersi.

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Corriere Adriatico