La crisi idrica morde l'Ascolano e il Fermano: altri cinque comuni senza acqua di notte

La crisi idrica morde l'Ascolano e il Fermano: altri cinque comuni senza acqua di notte
FERMO - È arrivata la pioggia, ma, frescura a parte, non ha aiutato molto il problema della carenza delle portate idriche nelle sorgenti. Di pioggia ne servirebbe molta di...

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FERMO - È arrivata la pioggia, ma, frescura a parte, non ha aiutato molto il problema della carenza delle portate idriche nelle sorgenti. Di pioggia ne servirebbe molta di più, magari non tutta insieme. Infatti, complice anche il bel tempo dei giorni scorsi, sono state prorogate le chiusure notturne dei serbatoi della Ciip. Non solo, perché ai quattro Comuni del Fermano già interessati dal provvedimento (Servigliano, Grottazzolina, Santa Vittoria in Matenano e quattro quartieri di Fermo), da questa sera si aggiungono altri. Sia in provincia di Ascoli che in quella di Fermo.

Qui interessati dal nuovo provvedimento, sono Petritoli, Montottone, Ortezzano, Belmonte Piceno, Lapedona. L’orario in cui la Ciip chiuderà i rubinetti è lo stesso del precedente provvedimento: dalle 22 alle 6.30 del giorno successivo.
 

L’allarme rosso al terzo stadio, dunque, permane, anzi, si legge in una nota del presidente della Ciip Giacinto Alati, il provvedimento è ampliato proprio «a causa del perdurare della riduzione delle portate in sorgente, di un’elevata e crescente domanda idrica da parte dell’utenza, dell’attuale andamento climatico stagionale». Già in precedenza la Ciip, anche considerando la precaria situazione dell’approvvigionamento della risorsa idrica, aveva sollecitato l’emanazione di ordinanze da parte dei sindaci, per sensibilizzare l’utenza a contenere i consumi e a non sprecare l’acqua. In questo senso, nel mese scorso, i sindaci hanno iniziato a mostrare la propria sensibilità. Ci sono stati i primi provvedimenti, presi dal sindaco di Grottazzolina, Alberto Antognozzi, e da quello di Fermo, Paolo Calcinaro. Entrambi hanno invitato i propri cittadini a non sprecare l’acqua e a farne un uso consapevole e consentito. Proprio Alati, infatti, nel ribadire che l’utilizzo dell’acqua deve essere solo per necessità igieniche e potabili, ricorda in particolare che sono vietati gli «utilizzi non consentiti, quali innaffiare orti e giardini, cortili, lavare automezzi, pulire strade, marciapiedi con l’acqua potabile». L’azienda ha persino chiesto alla Polizia Locale di verificare e vigilare sul corretto utilizzo della risorsa idrica, e di applicare, se del caso, le sanzioni normative previste. Un’emergenza dettata oltre che dal meteo poco favorevole per le risorse idriche, anche alla deviazione della falda che si era verificata a causa del sisma. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico