ANCONA - Quella della Polizia una festapiena di significati e di concetti. Come quello che ha fatto tornare a tutti con il pensiero alla tragedia di Ropiano. È anche grazie...
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«È sempre attuale la richiesta di sicurezza dei cittadini di quelle zone di Ancona dove degrado e microcriminalità rendono talvolta difficili le condizioni di vita e di lavoro della gente, soprattutto gli anziani, le donne, i giovanissimi. È un'istanza forte e legittima, che deve essere accolta e soddisfatta nella quotidianità, al di là delle statistiche, anche se esse indicano una regressione dei fenomeni criminali». È il passaggio centrale del discorso che il questore di Ancona Oreste Capocasa ha tenuto in piazza Roma, davanti al sindaco Valeria Mancinelli e alle autorità, in occasione della Festa della Polizia di Stato. Capocasa ha citato la «complessità» dello scenario europeo, «con il ritorno di un terrorismo diverso, più frammentato e per certi aspetti più pericoloso di quello conosciuto in passato, anche in considerazione della sua dimensione transnazionale». Ha parlato dell«'insidia della criminalità organizzata», abile nel penetrare i circuiti dell'economia legale, e di fenomeni in aumento come lo stalking, sui quali l'attenzione della Polizia è massima. «I dati statistici - ha sottolineato - registrano comunque una sensibile diminuzione di quasi tutti i reati. Ma dobbiamo fare di più - ha concluso - soprattutto per smantellare la crescente minaccia di una delinquenza aggressiva, sbandata, troppo spesso violenta». Nell'ambito della cerimonia Capocasa ha consegnato al rettore dell'Università Politecnica Sauro Longhi una targa in segno di riconoscimento per «l'alta e significativa collaborazione nell'ambito dello studio e sviluppo dello scienze forensi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico