Caos ospedale di Torrette, stilettata dell'ex dg Michele Caporossi: «Con me era il migliore»

Ospedale di Torrette caos, stilettata di Caporossi:«Con me dg era il migliore»
ANCONA La vecchia direzione si smarca dal caos di Torrette. «Mi dispiace ma non commento» esordisce Michele Caporossi, ex direttore generale del nosocomio regionale....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA La vecchia direzione si smarca dal caos di Torrette. «Mi dispiace ma non commento» esordisce Michele Caporossi, ex direttore generale del nosocomio regionale. Però poi ci ripensa e qualcosa, invece, lo dice. Poche parole, ma che pesano tanto. «Vorrei ricordare che il premio come miglior ospedale pubblico è stato assegnato a Torrette per gli anni 2021 e 2022, quindi quelli della mia direzione fino al 30 novembre 2022 e poi del facente funzioni Antonello Maraldo, già mio direttore amministrativo».

 

Il messaggio non è poi così sibillino ed è evidentemente rivolto alla nuova direzione dell’Azienda ospedaliero universitaria di Torrette.


Il caso 


A lanciare l’allarme, ormai qualche giorno fa, erano stati 8 primari di Torrette e il preside della facoltà di Medicina, firmatari di una lettera aperta. Nella missiva si denuncia «l’allarmante degrado degli standard assistenziali e di sicurezza delle cure» in tutti i reparti dell’unico nosocomio di II livello di tutte le Marche. Una situazione allarmante, a pochi passi da «una grave e probabilmente irreversibile crisi del sistema sanitario regionale». Sul caso è intervenuta anche la politica. Da una parte la maggioranza, e quindi l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini, che minimizza. Che parla di fondi straordinari erogati all’ospedale di Torrette e prova a ridimensionare le accuse dei professori.

In mezzo, Aldo Salvi, ex primario del Pronto soccorso proprio di Torrette e sottosegretario alla presidenza della giunta regionale, in attesa di nomina ufficiale: «Servono decisioni rapide e impattanti», l’affondo. «Le riflessioni di Salvi - attacca il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Maurizio Mangialardi - rappresentano di fatto una piena ammissione del collasso della sanità marchigiana maturato nel corso degli ultimi tre anni».

Sempre i dem, ma in un’altra nota a firma dei consiglieri regionali Antonio Mastrovincenzo e Romano Carancini, «chiede un’audizione immediata dei direttori di dipartimento che hanno firmato la lettera». 


Il timore è che Saltamartini ed Acquaroli possano liquidare la vicenda. «Il Pd Marche condanna fermamente il comportamento del presidente Acquaroli e dell’assessore Saltamartini, che si dicono meravigliati della grave denuncia e sperano di risolverla con una riunione fuori dai canali ufficiali» continuano. Una querelle che si preannuncia molto lunga. Col rischio che a farne le spese, alla fine, siano soltanto i pazienti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico