AAA privato cercasi. Due soggetti, uno straniero e uno italiano, avrebbero mostrato la volontà di approfondire la conoscenza della situazione societaria di Aerdorica, dando...
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La via ufficiale
La notizie dei due sondaggi giunge nei giorni in cui, per ottemperare ad una direttiva dell’Unione europea - che dovrà esprimersi sulla liceità della manovra secondo i canoni delle normative sugli aiuti di Stato – o, più precisamente, per dimostrare la volontà concreta di privatizzare il Sanzio, viene ripubblicato sul sito dell’aeroporto, nella sezione «Gare e appalti», l’annuncio volto ad «informare tutti i soggetti eventualmente interessati della possibilità di effettuare una due diligence sui dati societari, previa sottoscrizione di un patto di riservatezza e divieto di divulgazione delle informazioni». L’iter prevede che gli interessati possano accedere alla data room per consultare i dati della società e in seguito presentare eventualmente manifestazioni d’interesse per entrare nella compagine
Privato indispensabile
Se, infatti, per un qualche miracolo, un privato decidesse di sottoscrivere un aumento di capitale o mostrasse interesse all’acquisizione di una quota societaria, l’ok di Bruxelles alla pratica sarebbe più probabile, poiché verrebbe provato il valore di mercato della società e dimostrerebbe che non resta in piedi solo grazie ai soldi erogati da palazzo Raffaello. Per questo, la Regione, tramite Aerdorica, fa sapere di voler «individuare un socio privato di maggioranza per garantire, secondo criteri imprenditoriali di natura privatistica, lo svolgimento di un servizio pubblico essenziale e di prioritaria importanza per l’intero territorio marchigiano». Leggendo tra le righe, pare di capire che, allo stato attuale delle cose, la pratica Ue non sia vicina ad un esito positivo, ma nel caso entrasse un privato nella compagine societaria, gli scenari che si aprirebbero, sarebbero decisamente più rosei.
Fuoco incrociato
Mentre Aerdorica nuota a fatica controcorrente per tentare di risalire dalla brutta, bruttissima, china su cui si trova, ieri è finita nel fuoco incrociato di due attacchi politici arrivati da Lega e Fratelli d’Italia. Per voce del suo capogruppo consiliare, Sandro Zaffiri, che è anche presidente della Commissione d’inchiesta su Aerdorica, il Carroccio fa sapere che «sposa le preoccupazioni dei sindacati» e invita la Regione a «sbloccare le risorse e a garantire un futuro ai lavoratori». Più duro il colpo assestato da Fdi: «L’aeroporto di Falconara – tuona il portavoce regionale, Carlo Ciccioli – da quattro anni sta morendo per lento dissanguamento. Diminuzione dei passeggeri, dei voli e bilanci in pieno dissesto, promesse di novità eclatanti che non avvengono mai. Non si può pensare che quello che deve accadere non accadrà: fallimento, licenziamenti e chiusura!». Boccia poi senza appello la possibilità che un privato possa essere interessato all’acquisizione della società, sottolinea come, in condizioni di concordato fallimentare, «nessuno si assume più la responsabilità di firmare contratti per il futuro, di cui poi si assumerebbe l’onere della responsabilità anche patrimoniale».
La speranza e la realtà
E poi Ciccioli aggiunge: «La Regione pensa di salvarlo con continue iniezioni di soldi pubblici, aspettando dall’Europa l’improbabile autorizzazione a trasferimenti di denaro, ma Aerdorica è morta. Non si capisce se per incompetenza assoluta o per problemi di immagine, non può essere fatta fallire, però è l’unica soluzione e, o si fa subito – è il monito – ed è già molto tardi, o l’aeroporto regionale scompare per sempre perché riavviare l’attività dopo una prolungata chiusura sarà impossibile». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico