Fatta la scelta: Gianni Genga nominato nuovo direttore generale dell'Inrca

Fatta la scelta: Gianni Genga nominato nuovo direttore generale dell'Inrca
ANCONA - La Giunta regionale ha nominato di Gianni Genga direttore generale dell’Inrca, sentito anche il ministero della Salute. Resterà in carica per il prossimo triennio alla...

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ANCONA - La Giunta regionale ha nominato di Gianni Genga direttore generale dell’Inrca, sentito anche il ministero della Salute. Resterà in carica per il prossimo triennio alla guida dell’Istituto nazionale di ricerca e cura per gli anziani che ha la sede ad Ancona.




Il direttore amministrativo Luigi Leonarduzzi, che ha ricoperto l’incarico negli ultimi tre mesi, rientra in organico alla Regione Marche. A seguito della nomina alla direzione dell’Inrca, Genga decade dalla direzione dell’Asur (Azienda sanitaria unica regionale), sostituito provvisoriamente dalla direttrice amministrativa Giulietta Capocasa. I direttori delle cinque Aree Vaste dell’Asur sono stati prorogati fino alla nomina dei nuovi vertici della sanità marchigiana e comunque per non oltre un mese.



“Voglio ringraziare Luigi Leonarduzzi per il lavoro che ha compiuto fino ad oggi - commenta il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, al termine della riunione di Giunta che ha operato la nomina - Quella di Genga è una scelta importante e di qualità che pone alla guida dell’Inrca un professionista della sanità di indubbio e riconosciuto valore e che garantirà un impatto positivo sull’attività dell’Istituto. Il progetto nuovo ospedale è ripartito, l’Istituto deve recuperare il prestigio che merita dal momento che rappresenta, in Italia, uno dei maggiori punti di riferimento sui temi cardine della sanità nazionale, operando nel settore della geriatria e della ricerca scientifica collegata al tema della terza e quarta età. Dispone di una rete nazionale che andrà valorizzata per garantire nuovi servizi alla persona e intercettare le risorse destinate alla ricerca, assicurando quei fondi necessari per qualificare ulteriormente la sanità e implementare le prestazioni sul territorio”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico