ANCONA - Un busto in terracotta trafugato a Reggio Emilia e ritrovato a Roma dopo essere stato venduto anche in Inghilterra; statue lignee di angeli rubate in una chiesa umbra,...
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Varie opere erano in possesso di un ex antiquario di San Benedetto del Tronto. Tra gli oggetti più preziosi rinvenuti (ci sono dipinti del '600 e '700, statue, tabernacoli, candelieri) ci sono due preziose tele di Giovan Francesco De Rosa detto 'Pacecco De Rosa '(una raffigurante San Deodato, l'altra 'Il martirio di San Giulianò) trafugate nel 1998 dalla Collegiata di Santa Sofia di Giugliano (Napoli) e ritrovate in un negozio di antiquariato del Maceratese.
Nell'indagine principale condotta dal pm di Ascoli Piceno Lorenzo Maria Destro è stato rinvenuto un busto in terracotta raffigurante 'Il redentorè, scuola toscana, risalente a fine '400: rubato da un'abitazione privata a Reggio Emilia nel 1989, era stato trattato da antiquari di Teramo e Roma dopo il transito in Inghilterra. Appresa la provenienza illecita, l'antiquario romano che lo deteneva lo ha consegnato ai carabinieri. L'attività del Nucleo tutela beni culturali è stata illustrata dal vice comandante nazionale col. Alberto De Regibus alla presenza del comandante regionale dell'Arma delle Marche gen. Marco Mochi, nella Chiesa del Gesù ad Ancona dove sono state esposte alcune delle opere recuperate.
Agli accertamenti svolti dai carabinieri hanno collaborato funzionari della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, gli uffici delle diocesi che si occupano dell'inventario dei beni culturali ecclesiastici. Tra questi anche le sculture lignee di angeli sottratte ad una chiesa di Massa Martana (Perugia) nel 1980: le deteneva un antiquario di Urbino che le aveva comprate da un restauratore di Pesaro il quale, nel 2006, le acquistò da una casa d'aste tedesca. Passaggi ricostruiti dagli investigatori nelle inchieste: gli indagati per reati che vanno dall'illecita alienazione al riciclaggio sono in totale una dozzina.
L'Arcivescovo di Ancona Osimo, Card. Edoardo Menichelli ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato a questa operazione e ha sottolineato l'importanza del lavoro degli uffici delle diocesi per inventariare le opere delle chiese. Il presule ha rimarcato il «non indifferente» costo di questo lavoro «svolto grazie soprattutto ai contributi con l'8 per mille». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico