ANCONA - I Comuni marchigiani si dovranno preparare a gestire nuovi arrivi di migranti e per attutire l’impatto sociale del fenomeno immigrazione, la strada più...
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«Il ministro dell’Interno si sta adoperando molto con le autorità libiche per diminuire flusso migratorio da quel Paese ed è in continuo confronto con gli altri ministri dell’Ue», è il quadro geopolitico sintetizzato dal prefetto di Ancona davanti ai colleghi di Ascoli (Rita Stentella), Macerata (Roberta Preziotti), Fermo (Mara Di Lullo) e al vicario di Pesaro, mentre l’Anci Marche era rappresentata dal presidente Maurizio Mangialardi e dalla delegata per l’immigrazione Emma Capogrossi. Intanto però l’emergenza degli sbarchi comporta nuovi arrivi di richiedenti asilo anche nelle Marche. Le quote di riparto tra varie regioni, basata sulla percentuale di accesso al fondo nazionale delle politiche sociali, prevedono per le Marche l’accoglienza di 5.304 richiedenti asilo. La provincia con il carico maggiore è quella di Ancona, con 1.564 stranieri da accogliere (solo Ancona ne ospita già 598) seguita da Pesaro-Urbino (1.241), Macerata (1.141), Ascoli (719) e Fermo (639). «Ma per i comuni del cratere del terremoto - spiega il prefetto di Ancona - abbiamo ottenuto che siano esclusi da ulteriori arrivi dei migranti». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico