La Croce Gialla lancia un disperato appello alla città: «Dateci le mascherine o fermiamo i soccorsi»

La Croce Gialla lancia un disperato appello alla città: «Dateci le mascherine o fermiamo i soccorsi»
ANCONA  - Ha superato i due conflitti mondiali, l’alluvione del 1959, il terremoto del 1972, la frana del 198, ma per la prima volta in 120 anni di storia la Croce...

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ANCONA  - Ha superato i due conflitti mondiali, l’alluvione del 1959, il terremoto del 1972, la frana del 198, ma per la prima volta in 120 anni di storia la Croce Gialla di Ancona è sul punto di bloccare i mezzi in modo particolare quelli che fanno il servizio di emergenza. Quello che arriva dalla sede di via Ragusa è un appello cuore in mano agli anconetani, soprattutto alle aziende metalmeccaniche e della cantieristica operative in porto. «Abbiamo un disperato bisogno di mascherine FFP2 e FFP3 – dice il direttore di sede Sauro Giovagnoli –, i pezzi in giacenza nel nostro magazzino sono davvero pochi, di questo passo nel giro di un paio di giorni saremo costretti a fermare i mezzi, solo queste mascherine garantiscono protezione da pazienti affetti da Coronavirus.


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«Stiamo vivendo un’emergenza sanitaria - continua Giovagnoli -, solo gli anconetani ci possono dare una mano, in questi giorni stiamo facendo tanti servizi ma di questo passo le ambulanze saranno costrette a rimanere ferme. Non possiamo certo permettere che i nostri ragazzi non utilizzino i dispositivi di protezione individuale a cominciare proprio dalle mascherine ». Un appello che lo stesso direttore di sede rivolge anche agli operatori commerciali del porto: «Molte aziende nel settore della cantieristica e verniciatura in zona utilizzano queste mascherine. Ci serve il loro aiuto, anche qualche pezzo ci darebbe la possibilità di andare avanti. Siamo disposti ad andare ovunque pur di recuperare delle mascherine». 


Stesso discorso per i privati. «Chiediamo aiuto anche alla farmacie e a tutte quelle persone che trattano materiale sanitario». Un appello, quello lanciato da Sauro Giovagnoli a nome di tutto il personale della Croce Gialla di Ancona, che sembra non essere caduto nel vuoto. Ieri mattina un mezzo dell’associazione è stato fermato da un passante che ha offerto due mascherine FFP2 e una confezione di Amuchina appena acquistata. Ora in tanti si sono mobilitati. Singoli cittadini e imprenditori che nel pomeriggio di ieri si sono messi in contatto con la Croce Gialla, come racconta lo stesso Sauro Giovagnoli. «Del materiale ci è stato donato dalla ferramenta Moroni di via Maestri del Lavoro, stessa cosa ha fatto la Blp ferramenta e vernici la cui sede si trova in via Caduti del Lavoro. Un titolare di una impresa edile ci ha promesso uno scatolone di mascherine, abbiamo altri contatti ma quello che più ci ha colpito è la generosità dei singoli. Una signora si è detta disponibile a rinunciare a parte della scorta di mascherine che aveva in casa pur di aiutare la Croce Gialla. L’emergenza resta, ogni volta che esce un mezzo occorre una mascherina per ogni soccorritore». La Croce Gialla Ancona può essere sostenuta anche tramite un bonifico direttamente da casa cliccando il link in evidenza nella pagina ufficiale dell’associazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico