Busilacchi: «I capi politici devono saper andare oltre la logica provinciale dello scontro»

Busilacchi: «I capi politici devono saper andare oltre la logica provinciale dello scontro»
Persa la corsa per diventare Capitale della Cultura 2022, Ancona cerca di ritrovare la sua leadership perduta. I suggerimenti di cinque tra politici e docenti universitari....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Persa la corsa per diventare Capitale della Cultura 2022, Ancona cerca di ritrovare la sua leadership perduta. I suggerimenti di cinque tra politici e docenti universitari.

Gianluca Busilacchi, lei è stato l’ultimo esponente anconetano ad essere eletto in Consiglio regionale dal partito leader in città. Perchè il capoluogo spesso fallisce la prova di esprimere rappresentanti politici nei consessi che contano?
«Purtroppo storicamente il centrosinistra anconetano ha avuto foti elementi di litigiosità interna e forse un eccessivo individualismo e la classe dirigente non è riuscita a fare squadra»

Ha prevalso l’individualismo?
«Questa caratteristica sembra insita nella classe dirigente anconetana e sopratutto nel centrosinistra. Con l’individualismo che prevale sulla comunità»
E da qui la litigiosità che sinora ha contraddistinto le varie tornate elettorali
«Abbiamo più volte visto la conflittualità tra grandi personalità politiche o correnti del partito. Con il gruppo dirigente locale che non è riuscito a puntare su un candidato
Anche perchè questo finisce con il disperdere i voti
«E con i candidati che alla fine si sono ostacolati tra loro mentre nel resto del territorio si riusciva a fare sintesi. Come si è visto anche in occasione delle ultime elezioni regionali»
Come se ne esce? 
«Servirebbe una rottura di mentalità, un cambio anche da parte dei leader. Con l’obiettivo di non cadere nella logica dello scontro. Un leader non dovrebbe instillare tra i propri fedelissimi la logica dello stare con me o contro di me. Ma..
Che cosa?
«Fare un salto di qualità e uscire da questa ottica sbagliata per uscire dalla logica della provincia, quello dello scontro, per andare a marciare compatti».

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico