Javarone e la zona del Piano: «Decoro, sicurezza, pulizia e il mercato coperto atteso da 30 anni»

Javarone e la zona del Piano: «Decoro, sicurezza, pulizia e il mercato coperto atteso da 30 anni»
ANCONA - Persa la chance di diventare la Capitale della cultura, il capoluogo ora cerca le risorse per affermare il suo ruolo. La crescita della città passa anche per...

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ANCONA - Persa la chance di diventare la Capitale della cultura, il capoluogo ora cerca le risorse per affermare il suo ruolo. La crescita della città passa anche per commercio e turismo: l’accoglienza è la sfida da vincere.

Francesco Javarone, titolare dell’omonima gioielleria e presidente dell’Associazione esercenti Piazza d’Armi e Piano, cosa può rendere il commercio più attrattivo?
«La zona del Piano è una zona nevralgica del commercio per tutta la città»

 

Motivo?
«In nessun’altra zona si svolge un mercato ambulante così ampio e inoltre...»
Che cosa?
«Ci sono numerose attività che rappresentano la cosiddetta vecchia bottega, un vero e proprio valore aggiunto. Con una concentrazione senza uguali in città».
Strumenti per il rilancio?
«I commercianti di questa zona, in sede fissa ambulante, da trent’anni attendono di veder realizzato il nuovo mercato coperto e la riqualificazione dell’intera area di piazza d’Armi. Abbiamo anche visto il rendering del progetto che ha vinto il concorso internazionale, ma poi non è successo nient’altro».
Nell’attesa di questa ristrutturazione dove si potrebbe intervenire?
«Ci si dovrebbe concentrare su tre elementi»
Ovvero?
«Decoro, pulizia e sicurezza. Il Comune dovrebbe fare la sua presenza così come chi vive qui, rispettando maggiormente le regole di civile convivenza. Decoro, pulizia e scurezza sono aspetti fondamentali anche per far crescere la percezione di sicurezza. E...»
Che cosa?
«Il Comune dovrebbe tornare a prestare maggiore attenzione a questa zona dove, forse anche a causa del Covid, la presenza degli amministratori è un po’ calata quando servirebbe invece un pochino più di attenzione per una zona nevralgica del commercio cittadino».

 

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Corriere Adriatico