Gli ambientalisti: «Città della Cultura? Non può vincere chi rifiuta il Parco marino»

Gli ambientalisti: «Città della Cultura? Non può vincere chi rifiuta il Parco marino»
Capitale della cultura, Ancona bocciata. Partecipate al dibattito del Corriere Adriatico: cosa ne pensate? "Abbiamo letto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Capitale della cultura, Ancona bocciata. Partecipate al dibattito del Corriere Adriatico: cosa ne pensate?

"Abbiamo letto l’articolo contributo del prof. Danovaro - si legge in una nota del Comitato Tag che raggruppa le associazioni Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Marevivo, Marche Rifiuti Zero, Associazione Ornitologi Marchigiani, Slow Food, Società Operaia “G.Garibaldi”, WWF - riguardo la bocciatura della candidatura della città di Ancona, quale capitale della cultura per il 2022, condividendolo pienamente. Era scontato che un Comune che si è opposto all‘istituzione del Parco Marino del Conero, insieme alle altre amministrazioni interessate, venisse sconfitto sul nascere nel presentare la predetta candidatura.

Oggi, questa impostazione denota una arretratezza culturale non più sostenibile: da una parte la proposta cosiddetta culturale “arti, monumenti, libri”, dall’altra la natura ancora una volta o paesaggio, cornice o sfruttamento. Ciò costituisce una visione in contraddizione ed in ritardo rispetto agli obiettivi del Green New Deal decisi in sede europea, e nelle sedi scientifico-culturali più elevate di cui l’intervento del docente della università politecnica è un esempio, nonché nella coscienza più avanzata delle associazioni ambientaliste e dei cittadini tutti.

Non a caso la scelta premia il progetto della città di Procida perché coniuga insieme in uniche parole chiave progresso, sostenibilità, conservazione, in cui il filo rosso che le unisce è proprio il mare ed il parco marino quale habitat ove tutti gli esseri viventi si trovano a vivere. Noi riteniamo che in questo momento il territorio sia stato privato per responsabilità dei Comuni citati e della giunta regionale di una doppia opportunità quale il Parco marino con i finanziamenti europei e la possibilità di una rete europea di conoscenze e di relazioni. In sostanza abbiamo perso una grande possibilità di essere proiettati nel mondo, con il ritorno in chiave di risorse, visibilità, per Ancona e tutto il territorio.

Due fatti che sottendono in entrambi i casi la medesima visione contro cui noi ci siamo battuti. Speriamo che la lezione sia servita e che i Comuni e la Regione riaprano la discussione sulla necessità di andare alla istituzione del Parco Marino, fondamentale per sostenere qualunque progetto di valorizzazione del nostro territorio.

Il “TAG Costa Mare – Comitato Torri A Guardia della Costa e del Mare Adriatico” raggruppa tutte le associazioni di protezione ambientale, di maggiore rilevanza nazionale e regionale sui temi della salvaguardia degli ambienti marini (Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Marevivo, Marche Rifiuti Zero, Associazione Ornitologi Marchigiani, Slow Food, Società Operaia “G.Garibaldi”, WWF), ed ha un proprio Gruppo Tecnico- Scientifico in cui convergono esperti di varia estrazione disciplinare e che lavorano per la credibilità di quanto attuato e programmato dal Comitato.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico