Calenda ad Ancona provoca il Pd. I vertici del partito: «Così fai il gioco della destra»

Calenda ad Ancona provoca il Pd. I vertici del partito: «Così fai il gioco della destra» (Nella foto: Alberto Losacco, commissario Pd Marche e Carlo Calenda)
ANCONA - Sono bastate poche parole per scatenare il putiferio. Poche ma taglienti, quelle pronunciate dal leader di Azione Carlo Calenda, che venerdì è stato ad...

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ANCONA - Sono bastate poche parole per scatenare il putiferio. Poche ma taglienti, quelle pronunciate dal leader di Azione Carlo Calenda, che venerdì è stato ad Ancona per presentare il suo ultimo libro. «La sindaca Mancinelli è brava, non so perché stia ancora nel Pd», la frase incriminata. Una bordata contro il suo ex partito che ha tanto il sapore anche di un’opa sulla prima cittadina dorica. Cosa che non è passata inosservata ai dem, alla disperata ricerca di alleati ad ogni livello istituzionale. 

 

La replica


«Calenda ad Ancona ci aiuti a sconfiggere la destra, abbandonando maldestri tentativi di opa sui nostri dirigenti e le offese nei confronti dei nostri iscritti», non usa mezzi termini il senatore e commissario del Pd delle Marche Alberto Losacco, che in una nota ha voluto replicare all’uscita a gamba tesa di Calenda. Considerando che nel 2023 il capoluogo regionale tornerà alle urne per eleggere il prossimo sindaco, questo decisamente non è un buon inizio per i negoziati nel centrosinistra. 


Le elezioni


«Usare le imminenti scadenze elettorali come occasione per generare tensioni ad arte - attacca ancora Losacco - è un segnale di poca attenzione e sensibilità. Ad Ancona bisogna lavorare per garantire un’amministrazione che continui il buon lavoro di questi anni». Ancora più duro l’intervento del segretario provinciale di Ancona Jacopo Falà, che parla di «maldestro tentativo di campagna acquisti tanto ridicola quanto inopportuna. La tragedia politica di Calenda è umanamente comprensibile: ad Ancona, il suo partito è già stato oggetto di un fenomeno di dimissioni di massa».

Parole che innescano un altro botta e risposta, questa volta con il coordinatore regionale di Azione Tommaso Fagioli: «Il risultato delle ultime elezioni politiche dimostra che il partito sta crescendo nelle Marche, a dispetto di quanto sostiene il Pd. Azione dialoga con i dem senza pregiudiziali, come nel caso di Ida Simonella, che abbiamo contribuito ad eleggere alle primarie. Forse per il segretario Falà la provincia di Ancona finisce alle porte del capoluogo». E intanto il centrodestra resta a guardare la scena con i pop corn in mano.

 

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Corriere Adriatico