Aumento del prezzo del gas, Adiconsum: «Provvedimenti d'urgenza dal governo e via alle comunità energetiche»

Aumento del prezzo del gas, Adiconsum: «Provvedimenti d'urgenza dal governo e via alla comunità energetiche»
ANCONA  - «All’annuncio di Arera del possibile aumento del 100% del prezzo del gas devono corrispondere misure immediate quanto urgenti da parte del...

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ANCONA  - «All’annuncio di Arera del possibile aumento del 100% del prezzo del gas devono corrispondere misure immediate quanto urgenti da parte del Governo» dichiara Carlo De Masi, presidente di Adiconsum nazionale. «Un’economia di guerra, come quella che stiamo vivendo, deve comportare interventi con provvedimenti eccezionali – continua De Masi – Bene ha fatto l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente a decidere di utilizzare nuove modalità di aggiornamento del prezzo del gas per gli utenti del mercato tutelato basato sul mercato italiano e non sulla borsa di Amsterdam, per cercare di garantire la difesa del consumatore e la sicurezza della fornitura, così come richiesto dalla stessa Arera».

Le richieste

«Come Adiconsum riteniamo che il Governo debba varare con urgenza i seguenti provvedimenti: l’emanazione dei decreti attuativi sulle comunità energetiche rinnovabili e la semplificazione amministrativa per la massima diffusione delle energie rinnovabili, come già chiesto da più di 70 associazioni della società civile tra cui Adiconsum
la sterilizzazione di oneri, accise e IVA sugli aumenti del gas e dell’energia elettrica l’utilizzo degli extra-profitti delle imprese energetiche per l’installazione di impianti di energia rinnovabile (fotovoltaici, ecc.) a partire dai cittadini-consumatori più fragili e vulnerabili una Campagna istituzionale di informazione/comunicazione sull’uso razionale dell’energia. Inoltre chiediamo al Governo – prosegue De Masi – di farsi carico delle difficoltà delle famiglie attraverso provvedimenti mirati rispetto ai costi dell’energia e dei carburanti che non solo si riflettono sull’inflazione, ma spesso sfociano in vere e proprie speculazioni, a partire dai beni di prima necessità».

 

Infine, – conclude De Masi - chiediamo l’apertura di un tavolo permanente di settore con tutti gli stakeholder, più volte da noi sollecitato, anche con la manifestazione nazionale delle Pentole Vuote delle Associazioni dei Consumatori del 10 giugno scorso, e appoggiamo la richiesta dell’Autorità per l’energia di un tavolo emergenziale con il coinvolgimento delle Associazioni Consumatori.

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Corriere Adriatico