Danza della pioggia: di tartufo ce n’è poco ma è profumatissimo. La raccolta del bianco pregiato è ancora scarsa. Ecco i prezzi

Danza della pioggia: di tartufo ce n’è poco ma profumatissimo. La raccolta del bianco pregiato è ancora scarsa. Ecco i prezzi
ANCONA - Se in qualche angolo delle Marche ha fatto danni, in altre zone è stata benedetta. La pioggia di questi ultimi giorni quando non ha avuto il carattere della...

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ANCONA - Se in qualche angolo delle Marche ha fatto danni, in altre zone è stata benedetta. La pioggia di questi ultimi giorni quando non ha avuto il carattere della tempesta è stato un sollievo per la terra. Dopo la lunga siccità un’acqua santa per le viti che non sono state vendemmiate e più in prospettiva per il tartufo (e i funghi). A tutt’oggi, infatti, la raccolta del mitico tubero si preannuncia scarsa ma di straordinaria qualità. Tant’è che i prezzi volano verso i 4.000 euro al kg per il bianco pregiato.

 

 
La prospettiva
A due settimane dall’apertura della raccolta del Tuber Magnatum Pico (25 settembre – 31 dicembre), meglio noto come tartufo bianco, re della tavola e risorsa preziosa di Acqualagna, riconosciuta giacimento tartufigeno, Giorgio Remedia, storico tartufaio non ha dubbi: «In questo momento il tartufo è quasi introvabile a causa dell’estate calda e siccitosa, senza piogge che invece sono propizie per una raccolta abbondante. Però, quelli che troviamo sono eccezionali con un profumo strabiliante. La forma non è rotendeggiante a causa del terreno duro, mentre se morbido, grazie alle piogge, favorirà una forma sferica». Affinché il tartufo bianco cresca bene, è necessario infatti un clima umido e piogge che consentano ai terreni di restare freschi e umidi sia nelle fasi di germinazione che in quella di maturazione. «Molto dipenderà dai prossimi giorni - conclude Remedia - l’arrivo della pioggia di questi giorni ha riacceso le speranze e comunque ci godiamo il profumo intenso e una qualità che resterà altissima per tutta la stagione».


Le speranze di Acqualagna
Certo se dici tartufo viene subito in mente Acqualagna. Il sindaco Luca Lisi è già in campo per i preparativi dell’attesa fiera locale: «Dopo quasi due anni drammatici a causa del Covid, torniamo con ancora più entusiasmo a condividere questo grande appuntamento. Per la 56esima edizione la parola chiave è “emozione”, quella di poter rivivere con la nostra comunità uno degli eventi più importanti di Acqualagna. Otto giorni di gusto e passione dedicati al tartufo bianco, attraverso i più grandi maestri della cucina italiana per un’esperienza altamente innovativa che sa unire sapientemente gastronomia, arte, design e cultura in una terra che è riuscita a fare del suo prodotto un’eccellenza alimentare internazionale. Ci aspetta - conclude - una grande festa dell’oro bianco».


Tornano le fiere


Dopo un anno di stop, tornano le fiere e la voglia di tartufo è tanta. E’ già partita Pergola (3, 10 e 17 ottobre) con il classico appuntamento con il tartufo pregiato e in questo fine settimana parte anche la mostra del tartufo bianco pregiato di Sant’Angelo in Vado (9, 19, 16, 17, 23, 24, 30 e 31 ottobre). Per Acqualagna e la sua fiera del tartufo bianco (edizione numero 56) la prima data è il 20 ottobre, poi ancora il 30 e il 31 sempre di questo mese e poi c’è novembre (1, 6, 7, 13 e 14). Stesse date novembrine per “Diamanti a tavola” la rassegna del tartufo bianco pregiato e dei prodotti tipici dei Sibillini che si consumerà ad Amandola. Quindi le date non mancano per il profumatissimo (mai come quest’anno) oro bianco delle Marche.

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Corriere Adriatico