Lucchetti rilancia sul Verdicchio E così arriva il superbo "Vittoria"

Il Verdicchio "Vittoria" della cantina Lucchetti
MORRO D'ALBA - Scrivi Lucchetti e leggi Lacrima. Ma non solo. Situata nell'entroterra della provincia di Ancona,...

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MORRO D'ALBA - Scrivi Lucchetti e leggi Lacrima. Ma non solo.


Situata nell'entroterra della provincia di Ancona, Morro d'Alba è la prima isola enologica che si incontra risalendo dal mare verso le prime colline. Qui sorge questo antico paese spesso nominato per il vino Lacrima, vitigno autoctono a bacca rossa. Spesso però si dimentica che Morro d’Alba è anche zona di produzione classica del Verdicchio dei castelli di Jesi.



L'azienda agricola Lucchetti, conosciuta e apprezzata per le sue superbe declinazioni di Lacrima, da anni si dedica con passione anche alla produzione del Verdicchio e recentemente si è impegnata nella riscoperta di un vino che si rimpossessi delle antiche tradizioni di zona. La sfida è stata quella di sperimentare e capire assieme all'enologo e amico di famiglia Alberto Mazzoni come questa vicinanza al mare, a differenza delle zone pedemontane da sempre votate alla produzione di questo vitigno, potesse regalare delle sfumature uniche al vino. Il fine quindi era quello di coniugare territorio e emozioni gustative organolettiche che denotassero tipicità e rintracciabilità al vino.



Il primo passo è stato quello di una vendemmia tardiva, il successivo è frutto di un interrogativo che si sono posti e che si dissocia dalle tendenze della vinificazione moderna. Perché separare in fretta le bucce e quindi limitarne il contatto quando proprio all'interno di quest'ultime sono contenute le sostanze che caratterizzano il vino? Quindi la strada da prendere era quella di fare una vinificazione come fosse un vino rosso, il mosto rimane a contatto con le bucce per l'intera durata della fermentazione. Lucchetti ha cercato in tal modo di far riscoprire le peculiarità del Verdicchio; ossia un colore carico, una struttura importante che assicuri un lungo invecchiamento e un aroma inconfondibile.



Un ritorno alla tradizione, al passato quando i saggi contadini sostenevano che un buon Verdicchio si vedeva dal colore: "Perché doveva essere giallo come l'occhio del gallo!". La sfida continua con la scelta del nome: “Vittoria”, l'ultima nata nella famiglia Lucchetti. Nome nel quale si racchiude la passione, l'umiltà e il sapere delle antiche tradizioni contadine di origine mezzadra dei Lucchetti. Quindi il passato con il futuro, le vecchie con le nuove generazioni. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico