Corridonia, Nato... nella farina il super panettone griffato Marinozzi

Corridonia, Nato... nella farina il super panettone griffato Marinozzi
CORRIDONIA - Un Natale all'insegna delle migliori tradizioni del Maceratese, realizzate con cura e amore. È il consiglio...

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CORRIDONIA - Un Natale all'insegna delle migliori tradizioni del Maceratese, realizzate con cura e amore.

È il consiglio di Silvano Marinozzi, pasticcere da oltre quarant'anni, conosciuto per i suoi dolci e il panettone con il quale è arrivato secondo classificato al “Panettone Day” dello scorso anno. Di dolci e di tradizioni se ne intende Marinozzi: "Sono nato nel sacco della farina" dice scherzando sul fatto che la pasticceria di famiglia a Corridonia esiste dal 1961.
Prima era di suo padre, poi l'ha presa in mano lui con i suoi fratelli e cugini; ora ha la soddisfazione di vederci lavorare anche i suoi due figli. "Se la mia carriera fosse un dolce, potrebbe essere proprio il panettone - racconta - perché, come gli altri lievitati, è vivo ed ha bisogno di tanta cura e tanto amore". Questo dice della sua vita trascorsa tra i dolci, Silvano Marinozzi, sempre alla ricerca della qualità degli ingredienti e di attenzione nella preparazione. "Il panettone - dice - tipico dolce del Natale, deve essere perfetto per tutti i cinque sensi: alla vista, con la glassa, le mandorle, il taglio della fetta e quell'inconfondibile colore dorato. Deve essere perfetta - dice Marinozzi - anche la distribuzione della frutta candita. L'odore deve far venire voglia di prenderne subito una fetta. È chiaro che ogni pasticcere ha il suo segreto...".

Trasmette passione, Marinozzi, come Willy Wonka nella sua fabbrica di cioccolato. Conosce bene le tradizioni culinarie del maceratese e non può non citare il tipico dolce natalizio di queste terre, il pistinco. "In dialetto si chiama frustingo - dice -. È la vecchia ricetta delle mamme, fatta con infusi di liquori, mosto cotto, pangrattato, noci, fichi, mandorle, pinoli e uvetta. Ovviamente, le tradizioni variano anche nel maceratese - spiega - dall'entroterra alla costa". Le tradizioni cambiano, è vero, ma la passione e l'amore che i maestri pasticceri mettono nelle loro creazioni è sempre la stessa e "nonostante la crisi - conclude Marinozzi - quando fai bene il tuo mestiere, i successi arrivano". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico