La ricostruzione post sisma di Visso: una rinascita in tre mosse per il paese. Presentato il programma alla presenza di sindaco e progettisti

Il sindaco Gian Luigi Spiganti Maurizi
VISSO - Una strategia in tre mosse, quella delineata dal programma straordinario di ricostruzione di Visso, presentato durante una riunione online con i progettisti...

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VISSO - Una strategia in tre mosse, quella delineata dal programma straordinario di ricostruzione di Visso, presentato durante una riunione online con i progettisti dell’università Politecnica delle Marche guidati dall’architetto Giovanni Marinelli, alla presenza del sindaco Gian Luigi Spiganti Maurizi e dei tecnici comunali. 

 

La prima riguarda la ricostruzione degli edifici pubblici del centro storico, privilegiando quelli che permetteranno di tornare a camminare nelle piazze cittadine, tra cui San Francesco e il cuore storico di piazza Martiri Vissani, la seconda è la sistemazione delle zone in cui la viabilità è critica, con la possibilità di realizzare un nuovo tracciato della Valnerina lungo l’abitato di Villa Sant’Antonio con la delocalizzazione di alcuni edifici. La terza riguarda alcuni progetti speciali per rendere fruibile e vivibile il centro storico durante gli anni in cui a farla da padrone saranno cantieri e gru.

I tre progetti si chiamano “le piazze della ricostruzione”, con pannelli mobili che informeranno i cittadini sullo stato di avanzamento ed arredi urbani per rendere fruibili gli spazi aperti, il secondo “Visso città d’acqua” e prevede la valorizzazione di percorsi pedonali lungo il torrente Ussita ed il fiume Nera, con snodo centrale nel giardino della Sibilla, il terzo prevede la valorizzazione di Porta Ussitana, come nuova via di ingresso al centro storico. Nel corposo documento di 113 pagine sono indicate meticolosamente le prescrizioni per la cantierizzazione, in modo da non creare interferenze con i cantieri in centro storico.

A Visso sono 50 gli aggregati individuati per interventi unitari che interessano 198 edifici. Già approvato il primo piano di demolizione, il secondo sarà approvato nel consiglio comunale previsto per domani, per un totale di 86 edifici interessati. Come tempistica è previsto entro il 2022 la fine delle messe in sicurezza e delle demolizioni. Sono 29 gli edifici non progettabili sia per interferenza con altri cantieri o lavori, sono 73 gli edifici attualmente interessati da lavori in corso.

 

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Corriere Adriatico