L’addio a don Giuseppe in diretta Facebook. «Un prete che amava e sapeva farsi amare»

Don Giuseppe Branchesi
TREIA - Un rito funebre ai tempi del Coronavirus non ha i tradizionali contorni visivi ed emotivi, nessuna chiesa e nessun “abbraccio” della comunità. Anche per...

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TREIA - Un rito funebre ai tempi del Coronavirus non ha i tradizionali contorni visivi ed emotivi, nessuna chiesa e nessun “abbraccio” della comunità. Anche per don Giuseppe Branchesi ieri c’è stata solo la benedizione della salma a cura del vescovo Nazzareno Marconi e l’ultimo saluto dei famigliari più stretti. Una diretta Facebook allestita per quanti comunque hanno voluto tributargli l’ultimo saluto, seppure mediato dalle nuove tecnologie. Il piccolo corteo funebre prima dell’approdo al cimitero di Treia era transitato a Santa Maria in Selva e a Camporota, luoghi dell’anima e del cuore per don Giuseppe. 

Tante le testimonianze di affetto in questi giorni. Il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha sottolineato l’impegno sociale e la fede che animavano don Giuseppe, L’assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti ne ha ricordato il carattere: «Si faceva voler bene perché voleva bene a tutti», ha detto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico