Irruzione dei carabinieri forestali: multa per un allevamento abusivo di ovini

Irruzione dei carabinieri forestali: multa per un allevamento abusivo di ovini
TREIA - Il Gruppo Carabinieri Forestale di Macerata, analogamente a quanto avvenuto negli anni scorsi, nel periodo precedente le festività pasquali ha intensificato i...

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TREIA - Il Gruppo Carabinieri Forestale di Macerata, analogamente a quanto avvenuto negli anni scorsi, nel periodo precedente le festività pasquali ha intensificato i controlli sugli allevamenti zootecnici, al fine di monitorare il commercio di ovini e reprimere eventuali immissioni sul mercato locale di carni di provenienza illecita.

In particolare i militari della Stazione Carabinieri Forestale di San Severino Marche hanno individuato un allevamento ubicato nelle campagne del comune di Treia dove è stata eseguita una accurata verifica con l’ausilio del personale dell’ASUR Marche. Dagli accertamenti condotti sono emerse diverse irregolarità: in ordine alla regolare “denuncia” dell’allevamento presso le competenti strutture, alla corretta identificazione degli animali e relativa provenienza ed alla tenuta dei registri di stalla.

Gli animali presenti nell’allevamento sono stati sequestrati, per poter consentire all’autorità sanitaria di procedere all’identificazione ed alla profilassi.

All’allevatore sono state contestate sanzioni amministrative per complessivi €. 13.000,00.

Inoltre nelle pertinenze dell’allevamento è stata rinvenuta una gabbia-trappola a scatto, con all’interno un’esca costituita da una carcassa di agnello, presumibilmente collocata per catturare predatori selvatici (lupi, volpi, faine) .

Il dispositivo è considerato dalla vigente normativa quale “mezzo di caccia non consentito”, pertanto è stato sottoposto a sequestro penale per la successiva confisca e distruzione e il presunto utilizzatore è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.

Il Gruppo Carabinieri Forestale evidenzia che l’attività preventiva e repressiva posta in essere dai militari è mirata a salvaguardare sia interessi pubblici ed in particolar modo la sicurezza alimentare, sia i diritti degli animali con riferimento alle normative sul benessere degli stessi.

Le carni poste in commercio o prodotte per autoconsumo familiare devono provenire da animali di “origine certa” e sui quali siano state effettuate le prescritte profilassi sanitarie e che provengano da allevamenti autorizzati che rispettino le normative igienico-sanitarie e di benessere animale.

Le carni, inoltre, devono provenire da animali regolarmente macellati e che siano stati sottoposti a visita sanitaria.

Al riguardo, si evidenzia che la macellazione domestica è consentita solamente per i suini (autoconsumo) nei mesi di dicembre e gennaio, previa ordinanza del Sindaco competente, che dispone anche di far visitare le interiora al Servizio Veterinario competente.

Ogni altra forma di macellazione proposta dall’allevatore o agricoltore (agnelli, capretti, vitelli) è vietata dalla vigente normativa, che prevede delle pesanti sanzioni penali sia a carico dell'esecutore materiale che dell’acquirente.

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Corriere Adriatico