Arriva la proroga per il villaggio container: i moduli resteranno fino a marzo

Arriva la proroga per il villaggio container: i moduli resteranno fino a marzo
TOLENTINO -  Proroga per la chiusura del villaggio dei moduli abitativi in contrada Cristoforo Colombo di Tolentino, allestito dopo il sisma del 2016 per ospitare coloro che...

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TOLENTINO -  Proroga per la chiusura del villaggio dei moduli abitativi in contrada Cristoforo Colombo di Tolentino, allestito dopo il sisma del 2016 per ospitare coloro che hanno perso la casa. La chiusura dei container avverrà il prossimo 31 marzo, come riferito dal sindaco Giuseppe Pezzanesi.

 

«Avevano previsto, per la terza volta, di chiudere – ha spiegato il primo cittadino di Tolentino - il villaggio dei moduli abitativi il 31 dicembre prossimo, ma i tempi si allungano nei cantieri per via dell’aumento sconsiderato dei costi dei materiali e di altre problematiche dovute ad apparati burocratici. Rompere questi contratti con le imprese edili significherebbe allungare ancora di più la residenza in quei container. E quindi arriveremo alla prossima primavera per la chiusura del villaggio e questa volta lo possiamo dire con serenità. Consegneremo tutti gli appartamenti, entro il 31 marzo ci sarà la chiusura. Nei container ci sono almeno una trentina di persone che non avrebbero superato la fase emergenziale, per la fame e il freddo. Queste persone le abbiamo sostenute noi all’interno dei container. Ci sono poi diverse famiglie, una settantina di persone, che stanno aspettando la consegna dell’appartamento o che possono usufruire del cas fuori dei container. Mi dispiace per quei pochi che saranno costretti ad inventarsi una nuova realtà perché quella dei container non può essere una struttura che continua a rimanere attiva all’infinito». 


Il sindaco Pezzanesi, inoltre, ha aggiunto che chi ha fatto richiesta di una Sae ha diritto a un appartamento che l’amministrazione comunale ha deciso di realizzare con la formula dell’invenduto al posto delle casette di legno. «Una scelta – ha concluso - della quale siamo molto orgogliosi. Gli altri potranno prendere un appartamento usufruendo del Cas e per le restanti trenta persone stiamo sviluppando un progetto, ma ci vorrà del tempo, utilizzando una struttura esistente, che recupereremo, con un ettaro di terreno intorno per l’ortoterapia e scopi di carattere sportivo. Questa struttura ci consentirebbe di creare 32 mini alloggi per gente sola, emarginata, che non ha possibilità di sostentamento e anche se lo ha richiede assistenza. E’ l’housing sociale. Tale progetto lo abbiamo presentato alla Regione Marche il cui importo compresso, acquisizione della struttura e servizi, si aggira intorno ai 6 milioni di euro». 

 

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Corriere Adriatico