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TOLENTINO - Un solo pugno, violentissimo, a tal punto da mettere ko l’avversario. Non è successo in un ring di pugilato ma è la cronaca di una lite, subito degenerata, avvenuta alla stazione ferroviaria di Tolentino, in piazza Guglielmo Marconi.
Tutta la scena, come ormai avviene sempre più spesso, è stata immortalata con uno smartphone ed è diventata virale su Whatsapp e sui social. Il video dura 42 secondi. E a girarlo è stato uno studente che si trovava all’interno di un treno fermo al primo binario.
Ragazzo incappucciato
La reazione del ragazzo incappucciato (apparentemente di diversi anni più giovane) è fulminea: gli sferra un pugno potentissimo al volto. Il giovane con il cappello barcolla e poi finisce su un muretto, dove resta seduto, visibilmente stordito. Il tutto tra le risate dei presenti. E c’è chi esclama, “Che sardella!”, riferendosi al colpo bene assestato. A quel punto dal treno esce un’addetta che invita i contendenti a calmarsi. Il video, come detto, è diventato virale su whatsapp e sui social, in particolare su Tik Tok, che è la piattaforma più gettonata dai giovanissimi.
L’accaduto è diventato anche oggetto di discussione su Facebook e nel gruppo “Sei di Tolentino se” sono stati gli adulti a commentare l’episodio di violenza. «Vogliamo parlare del brutto episodio successo in stazione a Tolentino e del video che circola in rete o facciamo finta che era la stazione di Milano?», scrive un uomo. Poi una sfilza di commenti. «L’episodio è avvenuto di fronte al primo binario. Ho visto il video, senza parole», aggiunge un tolentinate. Viene sottolineato il fatto che nessuno ha alzato un dito per difendere il giovane colpito con un pugno: «È il degrado della società».
I commenti
Un altro commento: «Tutti a dire “Che sardella” “Che cazzotto” ma nessuno ha avuto il buon senso di fermare la cosa. Dal momento in cui il video c’è e sta girando mi auguro che chi di competenza prenda provvedimenti. Non si può passare sopra certi avvenimenti vergognosi e ingiustificabili». A tal proposito, i carabinieri hanno già visionato il filmato ma possono intervenire soltanto a seguito di una querela di parte. E al momento nessuno si è rivolto all’autorità giudiziaria. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico