Restyling del Museo civico archeologico di Tolentino, fondi per accessibilità e digitalizzazione. Quasi mezzo milione con il Pnrr

Restyling del Museo civico archeologico, fondi per accessibilità e digitalizzazione. Quasi mezzo milione con il Pnrr
TOLENTINO - In arrivo quasi mezzo milione di euro per la riqualificazione del museo archeologico “Aristide Gentiloni Silverj” al Castello della Rancia. Un altro...

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TOLENTINO - In arrivo quasi mezzo milione di euro per la riqualificazione del museo archeologico “Aristide Gentiloni Silverj” al Castello della Rancia. Un altro bottino di fondi Pnrr per Tolentino che, con la collaborazione di Unimc, intercetta 461.160 euro per l’accessibilità e la digitalizzazione. Un nuovo investimento dopo l’intervento del 2021 che, con il coordinamento scientifico di Unimc e della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio delle Marche, ha rinnovato l’allestimento con i metodi dell’archeologia sperimentale, riorganizzando l’apparato didattico in forma più rispondente alla sua mission e ripensando l’accessibilità in chiave inclusiva.

 

Il progetti della nuova amministrazione è già partito e verrà concluso entro il 30 giugno. «Una bella soddisfazione – hanno detto stampa il sindaco Mauro Sclavi e il vice Alessia Pupo - che vede premiata la progettualità e il grande lavoro di squadra in sinergia tra ufficio cultura, Università e spin off PlayMarche». Il rettore John McCourt ha sottolineato: «Questo progetto rappresenta appieno il ruolo che l’Università può e deve svolgere nei territori: essere un aggregatore di idee innovative per guidare il cambiamento».

PlayMarche

Il progetto, redatto dallo spin off PlayMarche con amministratore delegato Michele Spagnuolo e dai dipartimenti di studi umanisti e di Scienze della formazione beni culturali e turismo di Unimc vedrà l’implementazione del sito web del museo con contenuti digitali e misure di accessibilità inclusive; la realizzazione di un’app per preparare le scuole alla visita del museo. «È fondamentale per un territorio garantire non solo l’accessibilità fisica e sensoriale, ma anche quella culturale» ha rimarcato Catia Giaconi, prorettore dell’Università di Macerata. Alla conferenza ha partecipato anche Roberto Perna, professore di archeologia di Unimc.

 

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Corriere Adriatico