Nuova vita per il monastero di Santa Teresa a Tolentino. Taglio del nastro con Legnini

Nuova vita per il monastero di Santa Teresa a Tolentino. Taglio del nastro con Legnini
TOLENTINO Demolito e ricostruito, il monastero delle Carmelitane Scalze sarà riaperto nel giorno esatto in cui il sisma, sei anni fa, colpì il cuore...

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TOLENTINO Demolito e ricostruito, il monastero delle Carmelitane Scalze sarà riaperto nel giorno esatto in cui il sisma, sei anni fa, colpì il cuore dell’Italia. Taglio del nastro oggi per la nuova struttura di Santa Teresa delle Carmelitane Scalze di Tolentino, in via del Carmelo.  



Il sisma danneggiò il monastero, tanto che è stato demolito e ricostruito. In occasione dell’inaugurazione, è in programma alle 11 la messa presieduta da monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia, con la consacrazione dell’altare, mentre alle 16 ci sarà l’ingresso della comunità delle Carmelitane Scalze nel nuovo monastero. È prevista la partecipazione del commissario alla ricostruzione Giovanni Lignini. Una grande festa tanto attesa dalle monache che non vedevano l’ora di rientrare a Tolentino, ma anche dei tolentinati che in questi anni hanno continuato a mantenere i rapporti con le suore, andandole spesso a trovare nelle loro nuove sistemazioni. Dopo il terremoto del 2016, a causa dell’inagibilità del monastero Santa Teresa e della chiesa di via del Carmelo, le monache dovettero lasciare la città per andare a vivere altrove. Subito dopo le scosse del 30 ottobre si trasferirono in un convento di Fano e poi in una casa di accoglienza per giovani a Cascia, messa a disposizione dalle monache agostiniane. In questi anni, comunque, si sono recate spesso a Tolentino per sollecitare l’avvio dei lavori al monastero e seguire l’intervento; prima ancora per effettuare il trasloco. 

Il nuovo monastero



Il nuovo monastero è sorto sul sedime del vecchio edificio e compromesso dal sisma del 30 ottobre 2016. Il cantiere per realizzare lo stabile era stato aperto nel settembre 2021 per la demolizione del vecchio e per gettare la platea necessaria per le fondamenta dell’edificio in legno. La fase per il montaggio degli elementi in legno e solai era stata avviata lo scorso gennaio. La struttura prefabbricata Wolf Haus è di 2.200 metri quadrati. È uno stabile dall’elevata efficienza energetica, classe A4 e a basse spese di gestione. 

 

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Corriere Adriatico