Pistola per minacciare direttore amministrativo, avvocato e grafologa: condannata una 61enne

Minacce a un direttore amministrativo, ad un avvocato e a una grafologa e manda anche nella loro casa una pistola: condannata
TOLENTINO  - Minacciò una grafologa di Tolentino, un avvocato e un direttore amministrativo, facendo recapitare a casa di ciascuno una pistola. Condannata a sei mesi...

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TOLENTINO  - Minacciò una grafologa di Tolentino, un avvocato e un direttore amministrativo, facendo recapitare a casa di ciascuno una pistola. Condannata a sei mesi di reclusione una 61enne di Visso. Ieri mattina il giudice Daniela Bellesi ha accolto la richiesta di sospensione subordinata formulata nella scorsa udienza dal pubblico ministero Francesca D’Arienzo (che aveva chiesto una pena più severa, 10 mesi di reclusione, Ndr), per cui l’imputata dovrà svolgere per un mese lavori di pubblica utilità per ottenere la sospensione condizionale della pena. Disposto anche un risarcimento danni di 800 euro come provvisionale oltre al pagamento delle spese legali. 

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Si è chiuso così il processo di primo grado a carico di Annarita Venanzoni, all’epoca dei fatti (circa cinque anni fa) dipendente di un istituto scolastico civitanovese. Le contestazioni riguardano episodi avvenuti tra il 2015 e il 2017, quando, per la procura, fece recapitare a casa di tre persone altrettanti plichi con all’interno una pistola giocattolo. Il primo a subire la minaccia fu il direttore amministrativo dell’istituto scolastico dove lei lavorava, a Venanzoni fu negata una richiesta di trasferimento e lei gli avrebbe spedito a casa una busta con una pistola giocattolo. Un’altra pistola fu recapitata a casa dell’avvocato portorecanatese Vanni Vecchioli: dopo che il professionista l’aveva seguita per un procedimento con una difesa d’ufficio, lei non aveva pagato la parcella e il legale le aveva pignorato lo stipendio. La terza vittima fu una grafologa di Tolentino che aveva prestato una consulenza di parte (per la controparte di Venanzoni) nell’ambito di un procedimento civile. 


Il 20 aprile del 2017 il pacco le fu recapitato a casa che nel frattempo era stata dichiarata inagibile a causa del terremoto ed era stato il marito a trovare la missiva. L’avvocato Vecchioli era parte civile col collega Luca Sartini.

 

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Corriere Adriatico