Cingolani respinge le accuse di maltrattamenti all'alunna. I legali: «Chiarirà tutto»

L'insegnante Alessia Cingolani
TOLENTINO - Respinge le accuse Alessia Cingolani, l’insegnante 41enne di Caldarola, arrestata venerdì scorso insieme all’assistente Marta Morroto, 41enne di...

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TOLENTINO - Respinge le accuse Alessia Cingolani, l’insegnante 41enne di Caldarola, arrestata venerdì scorso insieme all’assistente Marta Morroto, 41enne di Tolentino, per maltrattamenti aggravati nei confronti di un’alunna con problemi di autismo. Lo fa tramite i suoi legali Nicola Piccinini e Diego Casadidio. 

 

 «Le abbiamo indicato noi di avvalersi della facoltà di non rispondere – evidenziano gli avvocati – perché non abbiamo avuto il tempo necessario per visionare il fascicolo della Procura e le immagini riprese nel corso delle intercettazioni ambientali, analisi difensiva necessaria per consentire alla docente la ricostruzione dei fatti e degli interventi dal suo punto di osservazione. La nostra cliente ritiene di poter affermare con la massima sincerità, quale insegnante e madre, di non aver commesso alcuna violenza sull’alunna che ha frequentato assiduamente la scuola. I suoi interventi sono stati finalizzati ad evitare la ripetizione di comportamenti compulsivi e non controllati e chiaramente non consoni per l’inserimento dell’alunna in un contesto sociale inclusivo». 

«Qualora le azioni dell’insegnante – proseguono i legali - dovessero essere invece interpretate secondo un comportamento non adeguato, allora tiene a sottolineare come siano state lasciate ad operare in un contesto isolato, anche privo degli indispensabili spazi esterni. Inoltre, per tutto il primo anno scolastico 2020/2021 e poi per il successivo sino a novembre 2021, non vi è stata nessuna possibilità di confrontarsi con l’equipe medica di riferimento e solamente a maggio 2022, sempre da remoto e dopo reiterati solleciti della Cingolani, si è tenuto un secondo incontro, ma senza la partecipazione richiesta e necessaria dello psichiatra. Quindi, non appena sarà messa in condizione, chiarirà la sua posizione con il giudice».
 

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Corriere Adriatico