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TOLENTINO La mancanza di una sede provvisoria adeguata per gli studenti dei licei Filelfo di Tolentino e i tempi per la realizzazione del nuovo campus in zona Pace sono finiti di nuovo al centro del consiglio regionale. E ciò che è emerso non è affatto confortante. Sul tavolo una interrogazione a iniziativa dei consiglieri Carancini, Mangialardi, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo e Vitri che, oltre a far emergere i costi che da novembre 2016 pesano sul Dipartimento di Protezione civile per l’affitto dei locali dell’ex Quadrilatero dove sono attualmente collocate le classi del Classico, Scientifico e Scienze umane, hanno rimarcato come il Comune - su impulso della Provincia - abbia messo in sicurezza gli spazi dell’ex orfanotrofio in centro per ospitare almeno dieci classi, ma il trasferimento non è mai stato reso possibile dalla Provincia. E gli studenti continuano a fare lezione in locali commerciali, nel mezzo di una zona industriale.
La posizione
I dem hanno concentrato le richieste sulla vulnerabilità sismica dell’ex orfanotrofio e dell’ex Quadrilatero, secondo la Provincia, infatti, gli spazi ristrutturati dal Comune in base al progetto elaborato proprio dai tecnici provinciali, non sarebbero adeguati agli standard di sicurezza.
Sede provvisoria
E se il tema di una sede provvisoria adeguata rispetto a quella attuale continua ad essere avvolto da tanta nebbia, non è da meno quello che riguarda il nuovo campus scolastico in zona Pace. Più volte, infatti, la Provincia ha tentato di spostare l’attenzione sulla nuova costruzione, evidenziando come - a questo periodo di attesa da parte del Filelfo - seguirà un nuovo polo all’avanguardia. Bene, ma quando? Ecco la risposta di Brandoni sui tempi: «La progettazione esecutiva dovrà essere ultimata entro 120 giorni naturali e consecutivi dall’avvio dell’esecuzione del contratto. L’ultimazione dei lavori dovrà avvenire entro 1.200 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna dei lavori». All’incirca tre anni e sei mesi, se l’affidamento della progettazione esecutiva avvenisse ora. Ma dal momento che l’affidamento non è ancora avvenuto, sono tempi destinati a dilatarsi ancora. E questo non passa inosservato alla politica e all’opinione pubblica. «Non siamo soddisfatti della risposta di Brandoni - dice Romano Carancini - che ci sembra un volersi lavarsi le mani rispetto a un tema che merita più attenzione. La Protezione civile rimborsa ogni anno 120mila euro per l’affitto dei locali dell’ex Quadrilatero e il Comune spende circa 30mila euro l’anno per le navette che portano gli studenti nelle classi fuori dal centro. Qualcuno provi una volta per tutte ad assumersi le proprie responsabilità e a spiegarci il perché di questa scelta assurda che va contro gli studenti e che comporta un immotivato sperpero di risorse pubbliche».
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Corriere Adriatico