Scontri in Maceratese-Osimana: Daspo del questore per 17 ultras. Alcuni resteranno senza stadio per 10 anni

Scontri in Maceratese-Osimana: Daspo del questore per 17 ultras. Alcuni resteranno senza stadio per 10 anni
MACERATA - Scontri alla partita Maceratese-Osimana, scattano 17 Daspo nei confronti di altrettanti tifosi. Il divieto di accesso alle manifestazioni sportive arriva fino ai...

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MACERATA - Scontri alla partita Maceratese-Osimana, scattano 17 Daspo nei confronti di altrettanti tifosi. Il divieto di accesso alle manifestazioni sportive arriva fino ai 10 anni. Il questore Silipo: «L’ordine pubblico è stato tutelato grazie all’impegno di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale». Ma le indagini ora continuano per individuare altre persone coinvolte.

 

I tafferugli erano scoppiati sia prima sia dopo l’incontro, valevole per il campionato di Eccellenza, disputato il 10 dicembre scorso allo stadio Helvia Recina di Macerata quando si affrontarono le due opposte fazioni di ultras con danneggiamenti alle auto di servizio di polizia e carabinieri, ai cancelli e alle strutture divisorie dello stadio nonché alla segnaletica stradale. Nell’occasione due agenti impegnati a garantire e ristabilire l’ordine pubblico rimasero feriti riportando una prognosi di pochi giorni.

 

L’attività

Le immediate indagini svolte dalla Digos diretta dal vice questore Nicoletta Pascucci e dalla polizia Scientifica in collaborazione con la questura di Ancona, il commissariato di Osimo e i carabinieri della stazione di Tolentino, hanno permesso di individuare e segnalare all’autorità giudiziaria 17 persone di entrambe le fazioni ritenute responsabili a vario titolo dei reati di lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lancio di oggetti e danneggiamento. A seguito della segnalazione è stato avviato anche un procedimento amministrativo da parte della Divisione anticrimine guidata dal vice questore Patrizia Peroni con il quale il questore Luigi Silipo ha emesso 17 provvedimenti di Daspo: nove a carico di appartenenti alla fazione di Osimo, due a carico di tifosi residenti a Tolentino i cui supporters sono gemellati con quelli osimani e sei a carico di ultras maceratesi. I provvedimenti comportano il divieto di accesso alle manifestazioni sportive e ai luoghi limitrofi per periodi diversi a seconda della gravità dei comportamenti contestati e dei precedenti e variano dai 3 ai 10 anni, in alcuni casi con obbligo di firma. Per i tifosi colpiti dal Daspo aggravato dall’obbligo di firma (6 maceratesi e 2 della fazione osimana), gli atti sono stati trasmessi in Tribunale per la relativa convalida. «Ma le indagini proseguono – ha spiegato il questore – per identificare ulteriori ultras responsabili dei disordini. Abbiamo sempre avuto un atteggiamento dialogante ma non possiamo tollerare episodi di violenza». Silipo ha poi evidenziato l’esempio virtuoso dei tifosi in occasione del derby Maceratese-Civitanovese: «È stato uno spettacolo sugli spalti e non ci sono stati problemi di ordine pubblico – ha aggiunto il capo della polizia in provincia -. L’augurio è che anche nel prossimo derby, il 28 gennaio, la situazione sia la stessa».

 

La sicurezza

Il questore ha poi affrontato il tema dei furti registrati a Macerata e culminato nell’arresto di una coppia a opera degli agenti della Volante diretta dal commissario Valter Angelici, con il prezioso contributo nelle indagini della Squadra Mobile diretta dal commissario capo Anna Moffa. «Anche se il bottino è stato di poca entità – ha proseguito Silipo –, i danneggiamenti agli esercizi commerciali sono stati consistenti. Parte della refurtiva come un motorino, dei tablet e materiale di consumo è stata restituita ai proprietari. La nostra risposta c’è stata, ma non è mai facile risalire agli autori dei furti». Il questore ha poi ricordato il forte impegno a tutela delle fasce deboli (con un arresto per maltrattamenti e stalking) e l’impegno in occasione della notte di Capodanno: «A Macerata ho assistito a uno straordinario spettacolo di civiltà – ha proseguito –. A Civitanova sono stati eseguiti i controlli dalla polizia amministrativa (diretta dal commissario capo Vincenzo Ionni) in vari locali ma non sono emerse irregolarità».

 

 

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Corriere Adriatico