OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
A denunciare la situazione, in una lettera aperta al commissario straordinario Guido Castelli è la signora Ivana Salvatori di Sarnano: «Egregio senatore Castelli, da sette anni la nostra famiglia, come migliaia di altre, aspetta di rientrare nella propria abitazione terremotata. Abbiamo presentato il progetto di ricostruzione appena è stato possibile e il 10 dicembre 2020 abbiamo ottenuto il decreto con la concessione a cominciare i lavori che, di fatto, sono iniziati nei primi mesi del 2021.
Le soluzioni
La famiglia pur di rientrare a casa propria non si è arresa ed ha cercato tutte le soluzioni possibili, compreso il superbonus: «Noi, invece, da un anno e mezzo cerchiamo invano altre soluzioni. Prima, ci è stato prospettato lo strumento del superbonus, ma, come è noto, si è rivelato una strada impercorribile: le imprese sono strozzate dai crediti incagliati e per i privati le possibilità di accedere davvero alla cessione del credito sono state e sono scarsissime. Il risultato è questo: il nostro cantiere è fermo da oltre un anno (a pochi passi dalla conclusione) e, se nulla cambierà, l’unica soluzione per terminare i lavori sarà quella di coprire l’accollo accendendo un mutuo. Peccato che, con i tassi attuali, non ce lo possiamo permettere. Siamo a un punto morto: se nulla cambia, noi non potremo finire la ricostruzione. Noi, e tanti altri come noi». La terremotata fa notare nella lettera che chi ha presentato i progetti dopo riceve un trattamento di maggior favore, che invece non si applica a chi ha avuto il decreto a partire dal 2021: «Se il nostro decreto anziché essere di dicembre 2020 fosse datato gennaio 2021, noi ora non saremmo in questa situazione: saremmo rientrati nei parametri dell’ordinanza 126/2022 (o nella recente ordinanza 150/2023) o nella cosiddetta “norma di maggior favore” prevista dal testo unico e avremmo potuto richiedere un incremento. Invece no. Siccome siamo stati solerti e veloci all’inizio ora veniamo penalizzati: esclusi per una manciata di giorni».
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico