Ecco il momento tanto atteso: a sei anni dal terremoto riapre domani il teatro di Sant’Angelo in Pontano

Ecco il momento tanto atteso: a sei anni dal terremoto riapre domani il teatro di Sant’Angelo in Pontano
SANT’ANGELO IN PONTANO  - A distanza di quasi 6 anni dal sisma, la comunità di Sant’Angelo in Pontano ritrova il suo teatro, chiuso dal 2016 a causa dei...

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SANT’ANGELO IN PONTANO  - A distanza di quasi 6 anni dal sisma, la comunità di Sant’Angelo in Pontano ritrova il suo teatro, chiuso dal 2016 a causa dei danni provocati dal terremoto del Centro Italia. Ma ora, finalmente, terminati i lavori di messa in sicurezza, Sant’Angelo in Pontano potrà tornare a riavere uno spazio di aggregazione e di socializzazione della collettività locale.

 

Domani alle ore 18 si terrà il concerto “Stabat mater” di G.B. Pergolesi con la presenza del soprano Giorgia Loreto, del contralto Serena Marino e dell’Orchestra da Camera Pergolesi del Conservatorio di Fermo. L’evento è ad ingresso gratuito. 


Il teatro comunale di Sant’Angelo in Pontano, intitolato a “Nicola Antonio Angeletti”, è uno dei 70 teatri storici della nostra regione, ed uno dei 23 della provincia di Macerata. All’esterno appare come uno dei tanti antichi edifici del centro storico, all’interno è una vera e propria perla di rara bellezza. Il teatro presenta dunque un notevole valore storico ed è stato considerato luogo privilegiato di incontro della collettività locale fino alla sua chiusura a seguito del sisma. Per tali motivi si è dato vita al progetto di messa in sicurezza della struttura che ha portato alla sua riapertura.

«E’ veramente con il cuore gonfio di gioia che ci accingiamo a restituire alla comunità santangiolese uno dei suoi più preziosi gioielli; il teatro cittadino – sottolinea il sindaco Vanda Broglia - E’ una struttura dal valore inestimabile non solo per la sua storia e per la sua reale bellezza, ma anche e soprattutto perché è il simbolo di un ritorno del paese ad una vita sociale e culturale così gravemente lesa dal sisma prima e dalla pandemia poi. Questo è allora il momento dei ringraziamenti che l’Amministrazione ha il dovere di fare in primis al Commissario Legnini, che con il suo contributo ha reso possibile l’esecuzione delle opere di messa in sicurezza; all’Ing. Gianfranco Ruffini, che ha dato il suo preziosissimo contributo progettuale affinchè si potesse giungere alla riapertura di un teatro cui era particolarmente legato per averne già curato la ristrutturazione in epoca antecedente al sisma ed alla ditta Alma di Tolentino esecutrice dei lavori che ha lavorato con velocità e maestria».

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Corriere Adriatico