SANT'ANGELO IN PONTANO - “Non riesco a togliermi dalla testa quel “sennò vi sparo” che fa sempre più pensare al fatto che il rapinatore fosse del posto”. A parlare...
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“Con la mano sinistra teneva una pistola - prosegue la titolare - . Non mi è sembrata vera; mi ha dato l'impressione che fosse di legno verniciato. Con il braccio destro ha buttato a terra tutto quello che avevo sopra il bancone”. Il rapinatore ha preso il registratore di cassa dove c'era l'incasso dell'intera giornata, circa 2500 euro. “Di solito lo tolgo - racconta Giuseppina Cardinali - ma lunedì avevo lavorato molto e non ne avevo avuto il tempo. Avevo anche svuotato il self-service delle sigarette e nella cassetta c'erano molte monete”. Non appena i due clienti che si trovavano nel locale hanno provato a muoversi, ecco di nuovo la minaccia del malvivente: “Non vi muovete, sennò sparo”. È da questa frase che le vittime hanno capito che il rapinatore potesse essere della zona. “È accaduto tutto in pochi secondi - spiega la tabaccaia - nemmeno ce ne siamo resi conto. Quando il giovane è fuggito con un complice che lo attendeva fuori dal negozio, ho visto che si sono diretti verso Urbisaglia, a bordo di una Fiat Uno rossa”. L'auto era stata rubata in giornata a Corridonia e i carabinieri di Tolentino, avvertiti da Giuseppina Cardinali, l'hanno ritrovata abbandonata poco dopo a Maestà, una frazione di Urbisaglia. Dentro al mezzo c'era ancora qualche banconota che forse, nella fretta di fuggire, non hanno fatto in tempo a prendere. “Rimane la paura - racconta la titolare - io sono sempre da sola e questa è una zona molto trafficata, a vista, temo che possano tornare. Starò più attenta, non terrò più molti soldi nel cassetto e, la prossima volta, spero di finire sulla pagine dei giornali per qualche bella vincita”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico