S.A. in Pontano, piscina fantasma nel convento delle suore benedettine

S.A. in Pontano, piscina fantasma nel convento delle suore benedettine
SANT'ANGELO IN PONTANO - E' un muro a mettere in crisi i rapporti tra le suore benedettine e il Comune. Dopo che un cittadino ha segnalato il crollo del muro di una casa...

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SANT'ANGELO IN PONTANO - E' un muro a mettere in crisi i rapporti tra le suore benedettine e il Comune. Dopo che un cittadino ha segnalato il crollo del muro di una casa del convento di via Castello, in pieno centro storico, ad intervenire è il sindaco Agostino Cavasassi. "La segnalazione - ha detto il primo cittadino - è arrivata anche all'Ufficio tecnico del Comune. Si tratta di un muro pericolante che il Comune aveva messo in sicurezza già prima della mia elezione, avvenuta a maggio 2014. L'Ufficio tecnico se ne era interessato perché i crolli avevano invaso una via pubblica. Ora le suore hanno fatto demolire il muro ma i mattoni sono rimasti nel loro terreno, esposti nella via del centro storico. E' indecoroso. - ammette il sindaco - Abbiamo già contattato il convento affinché si organizzi per la rimozione dei detriti. L'operazione però non è semplice - prosegue - parliamo di un centro storico con delle stradine molto strette e per rimuovere quei mattoni c'è bisogno dell'intervento di un camion che si posizioni nella via sottostante con una gru". Ma non finisce qui. Dopo che Agostino Cavasassi spiega come il Comune sta intervenendo in merito al muro, l'attenzione si sposta sull'altra parte della segnalazione del cittadino che, come altri residenti, ha notato una piscina all'interno della proprietà del convento. A quanto pare, le suore del convento di Santa Maria delle rose non si dedicherebbero solo all'arte del telaio e del ricamo. "Non sono più le suore di una volta" ironizza il primo cittadino facendo riferimento al fatto che ora ci sono quaranta benedettine molto giovani.


"E' gravissimo - dice il sindaco -. E' stata costruita una piscina in pieno centro storico senza il permesso del Comune. L'Ufficio tecnico è andato a controllare se fosse stata presentata qualche domanda ma non ce n'è nemmeno l'ombra. Non solo - prosegue - se anche la domanda fosse stata presentata sicuramente non sarebbe stata accolta, visto che stiamo parlando di una proprietà in pieno centro storico e per di più di un convento secolare". La fondazione del monastero benedettino di Santa Maria delle rose, inizialmente un cenobio maschile, risale al 657 e, soltanto poco prima del 1400, fu destinato ad accogliere una comunità di monache. Ora, visto che la vicenda della piscina è venuta alla luce e ha destato l'interesse di alcuni residenti, come si muoveranno le suore e il Comune per risolvere la questione? In tutto questo, il muro che tanto aveva destato preoccupazione, potrebbe passare in secondo piano rispetto alla nuova struttura acquatica del convento. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico