San Severino, litiga con la convivente e si impicca in garage. ​E' grave ma salvo

San Severino, litiga con la convivente e si impicca in garage. ​E' grave ma salvo
SAN SEVERINO - Lei dopo un litigio con il convivente vuole lasciare l’abitazione che condivide con lui e chiede ai carabinieri di essere assistita mentre preleva le proprie...

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SAN SEVERINO - Lei dopo un litigio con il convivente vuole lasciare l’abitazione che condivide con lui e chiede ai carabinieri di essere assistita mentre preleva le proprie cose. Lui, un muratore di 45 anni, nel frattempo va in garage e s’impicca, ma viene salvato dai militari.


E’ accaduto verso le 2,30 di questa notte a San Severino Marche, in casa di una coppia la cui relazione evidentemente è divenuta burrascosa.



I due prima litigano presso la stazione ferroviaria, poi la donna, decisa a lasciare l’appartamento dove convivono, temendo dell’uomo, chiede l’assistenza dei militari per poter ritirare le proprie cose.

I carabinieri ovviamente non si esimono dall’assecondare la donna nella sua richiesta, così una pattuglia del Radiomobile di Tolentino raggiunge l’abitazione della coppia presenziando alle operazione della donna.



Anche l’uomo era presente ed assisteva tranquillo; ma ad un certo punto esce di casa. Trascorso qualche minuto senza vederlo tornare, i militari intuiscono che qualcosa non andava e temendo che potesse compiere qualche gesto inconsulto, si precipitano al piano terra dove notano la saracinesca basculante del garage alzata di qualche centimetro. La aprono immediatamente e notano l’uomo appeso con una corda al collo che aveva legato al corrimano di una scala. Con estrema rapidità i militari sollevano l’uomo, che ormai era privo di sensi e non respirava, tagliando la corda.



Lo liberano dal cappio intorno al collo e dopo averlo disteso a terra iniziano a praticargli le manovre di rianimazione, fino a che l’uomo miracolosamente riprende a respirare. I due carabinieri continuano con le manovre di soccorso fino all’arrivo dell’ambulanza del “118”, che dopo averlo stabilizzato lo trasporta all’ospedale di Camerino. Ora l’uomo, è ricoverato in prognosi riservata ma non rischia la vita. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico