Aggredisce la mamma e picchia l’amica che tentava di scappare dalla finestra: a San Severino arrestato un 20enne

Il giovane ha il braccialetto elettronico: non può avvicinarsi ai nonni che hanno già subito i suoi comportamenti aggressivi

Aggredisce la mamma e picchia l’amica: a San Severino giovane arrestato per maltrattamenti
SAN SEVERINO Crea il caos in casa il giorno di Santo Stefano: aggredisce la mamma, prende a botte l’amica del genitore che dopo essersi chiusa in bagno era scappata dalla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SAN SEVERINO Crea il caos in casa il giorno di Santo Stefano: aggredisce la mamma, prende a botte l’amica del genitore che dopo essersi chiusa in bagno era scappata dalla finestra, poi minaccia di dare fuoco a casa buttando la candeggina a terra. Alle 22.30, grazie all’arrivo dei carabinieri, il 20enne è finito in manette. È accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre.

 

La misura

Il giovane era già noto ai militari perché sottoposto alla misura dell’allontanamento con divieto di avvicinamento e l’applicazione del braccialetto elettronico per maltrattamenti nei confronti dei nonni con i quali l’anno scorso aveva convissuto (per questi fatti ha un procedimento in corso per maltrattamenti in famiglia, lesioni, danneggiamento, estorsione e rapina aggravati, ndr). Ma nonostante la misura il 20enne si sarebbe sempre mostrato refrattario ai controlli da parte delle forze dell’ordine, omettendo in più occasioni di mantenere in efficienza il braccialetto elettronico e costringendo così i carabinieri a intervenire per controllare. Dopo l’allontanamento dalla casa dei nonni il 20enne era andato a vivere dalla mamma che il giorno di Natale, disperata per i comportamenti del figlio, era andata dai carabinieri per denunciarlo. È stato allora che è emerso che, da oltre un anno il figlio in più occasioni l’avrebbe aggredita verbalmente ma anche fisicamente quando lei decideva di non dargli passaggi con l’auto e soprattutto quando si rifiutava di dargli i soldi per giocare online.

Frequentemente il figlio le avrebbe anche sottratto il telefono per farsi dei bonifici e la sera di Natale il 20enne se ne era andato con il cellulare della mamma. La madre allora lo aveva cacciato di casa, ma la tranquillità è durata meno di 24 ore. Il 26 sera il giovane è tornato improvvisamente a casa, è entrato usando una chiave di riserva e, in stato di forte alterazione, ha iniziato a discutere animatamente con la madre. Un’amica della mamma, ospite in casa per i giorni di festa e a conoscenza dei comportamenti violenti anche degli ultimi giorni del 20enne, spaventata, si è chiusa in bagno e ha chiamato il 112, scatenando l’ira del giovane che ha sfondato la porta e ha iniziato a picchiarla.

La signora è riuscita poi a raggiungere la camera da letto adiacente e a scappare dalla finestra. A quel punto il 20enne ha distrutto a calci e pugni gli arredi dell’appartamento e con un coltello in mano ha minacciato di uccidersi. Poi ha versato della candeggina sul pavimento dicendo che avrebbe dato fuoco alla casa.

Solo l’arrivo dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Tolentino, guidata dal maggiore Giulia Maggi, e della locale Stazione comandata dal luogotenente Massimiliano Lucarelli ha evitato il peggio: il 20enne è stato subito bloccato e arrestato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre mentre l’amica della mamma è stata trasportata dal 118 in ospedale per le cure del caso, la donna aveva ecchimosi al volto e all'avambraccio. Dopo le formalità di rito il giovane è stato portato in carcere a Montacuto e giovedì scorso il Gip del tribunale di Macerata ha convalidato l’arresto.

 

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico