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SAN SEVERINO - Respinti dal Tar Marche entrambi i ricorsi per chiedere l’annullamento delle determine dell’Asur con cui nel marzo 2016 è stata decisa la chiusura del Punto nascite di San Severino. Li avevano presentati il comitato per la difesa e la tutela dell’ospedale di San Severino, assistiti dagli avvocati Marco Massei e Stefano Filippetti e il Comune di San Severino, assistito dagli avvocati Mario Cavallaro e Simona Tacchi. La discussione dei ricorsi era stata unificata dai giudici amministrativi, in quanto riguardanti la medesima tematica. I referenti del comitato non nascondono la loro delusione ed annunciano ricorso al consiglio di Stato. La sentenza è stata depositata ieri.
Il precedente
I giudici fanno espressamente riferimento alla recente sentenza già emessa per il Punto nascite di Fabriano, per cui il ricorso per evitarne la chiusura è già stato respinto, spiegando che valgono le medesime considerazioni.
Le criticità
Riguardo alle criticità segnalate dai ricorrenti, comitato e Comune, circa le difficoltà di viabilità dell’entroterra, la mancata attivazione di ambulanze per il soccorso materno e neonatale in caso di emergenza e le criticità dell’ospedale di Macerata che non lo avrebbero reso idoneo ad accogliere parti, personale ed attività del Punto nascita di San Severino, per i magistrati del Tar Marche si tratta di argomenti che non sono fondati. Un concetto che i giudici spiegano nella sentenza.
La motivazione
«Né la chiusura del Punto nascita di San Severino Marche è stata il frutto di una decisione repentina e immotivata - viene motivato -; al contrario, le gravate determine dell’Asur sono state adottate a conclusione di un percorso di razionalizzazione dell’intera rete ospedaliera regionale lungo e complesso, attuato, per ovvie ragioni, secondo step successivi e che ha visto il coinvolgimento di diversi soggetti pubblici a vari livelli».
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Corriere Adriatico