Coronavirus, morto Lando Borri. Era lo storico autista dei baby calciatori della Settempeda

Angelo Borri, per tutti Lando
SAN SEVERINO - Nonostante il sostegno a distanza dei suoi tanti “pargoli” della Settempeda che aveva trasportato con lo storico pulmino in innumerevoli trasferte,...

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SAN SEVERINO - Nonostante il sostegno a distanza dei suoi tanti “pargoli” della Settempeda che aveva trasportato con lo storico pulmino in innumerevoli trasferte, Angelo Borri, per tutti semplicemente “Lando”, non ce l’ha fatta. Si è spento a 76 anni al Covid Center di Civitanova Marche dove era ricoverato dopo essere stato contagiato, nonostante la sua attenzione maniacale nell’indossare la mascherina, spesso doppia quando faceva un salto al bar per sorseggiare un caffè. 

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Personaggio solare del mondo sportivo settempedano, da giovane era stato autista di pullman a Torino. Nel ritorno a San Severino con la famiglia aveva coniugato l’esperienza professionale di conducente con l’amore per lo sport e per i ragazzi che non mancava mai di rincuorare. Era sempre al loro fianco durante le gare fuori casa ed i tornei più rappresentativi che le formazioni giovanili della Settempeda di tanto in tanto disputava. Un elogio dopo una vittoria, una battuta per sdrammatizzare quando il risultato non era stato pari alle attese, Lando sapeva sempre come far tornare il buon umore.

«È rimasto con noi per tante stagioni – ricorda il già segretario del sodalizio biancorosso, Nando Ciavaroli – dimostrandosi un fedele collaboratore. Non lo dimenticheremo mai». Dopo il raggiungimento della pensione aveva continuato a rimanere attivissimo anche nel settore della ristorazione, in qualità di valente cameriere per le grandi occasioni e come supporto ai figli nella gestione di due stazioni di carburante. I funerali si svolgono oggi pomeriggio, alle 16.00, nella chiesa di San Domenico. Lo piangono la moglie Rita, i figli Daniele e Michele, le nuore Alessia ed Elisa, i nipoti Leonardo, Francesco e Camilla, i fratelli e le sorelle. «Si è spento il nostro autista migliore», è il saluto dei suoi ormai cresciuti calciatori della Settempeda. 

 

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Corriere Adriatico