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SAN SEVERINO - Il commissario per la ricostruzione post sisma, Giovani Legnini, presente all’inaugurazione dell’aula Sistemi ed automazione dell’Ipsia Ercole Rosa di San Severino. «È un’opera importante in sé (per i lavori, eseguiti dalla ditta Torrelli e Dottori di Cupramontana, è stato ricevuto un finanziamento da parte dell’Ufficio speciale per la ricostruzione di 640mila euro, ndr), ma anche dal valore simbolico perché si tratta di una scuola di antiche tradizioni», ha affermato Legnini.
«Ciò – ha aggiunto il commissario per la ricostruzione post sisma - va inteso nell’ottica della ricostruzione generale delle scuole del cratere lesionate dal sisma.
Dalla situazione settempedana Legnini è poi passato alla disamina generale: «È venuto il momento, dopo l’accelerazione che si è avuta nell’ambito della ricostruzione privata, di dare una scossa anche a quella pubblica. Ciò che chiediamo ora è fiducia nelle istituzioni, le procedure sono state fissate, le risorse ci sono. Mentre un anno fa erano le imprese a rincorrerci, ora siamo noi che le stiamo cercando». Al vernissage erano presenti il sindaco Rosa Piermattei, la vice Vanna Bianconi, l’assessore alla sicurezza Jacopo Orlandani, il presidente del consiglio comunale Sandro Granata, il direttore della sede staccata Ipsia Giuseppe De Carolis (la dirigente Lucia Di Paola era impegnata nel collegio docenti), il dirigente del Divini Sandro Luciani, il cardinale don Edoardo Menichelli, il maresciallo della Stazione locale dell’Arma Massimiliano Lucarelli e il comandante della Municipale Adriano Bizzarri.
«L’edificio che inauguriamo si trova nell’area delle ex officine meccaniche dell’Istituto professionale di stato per l’industria e l’artigianato Ercole Rosa – ha detto il primo cittadino settempedano Piermattei -. È la prima opera pubblica della città finanziata con l’Ordinanza 56/2018 del commissario straordinario alla Ricostruzione. È una giornata importante per tutti noi perché restituiamo alla comunità scolastica, in vista dell’apertura delle lezioni per il nuovo anno, uno spazio di vitale importanza. L’edificio presenta un vincolo diretto da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, che vorrei ringraziare nella persona dell’architetto, Rosella Bellesi. L’aula verrà presto sistemata con l’installazione dei macchinari». Fra i ricordi quello del cardinale Menichelli: «L’Ipsia è stata anche la mia scuola. Quando chiacchieravamo – ha detto con il sorriso – il prof. Cocozza ci riportava all’ordine tirandoci un martelletto…».
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Corriere Adriatico