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TOLENTINO - Prosegue incessante la lotta alla droga ed allo spaccio, specie tra giovani e giovanissimi, combattuta dalle Forze di Polizia e coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, a tutela della popolazione e della legalità. Nel corso della giornata di martedì i militari della Stazione Carabinieri di San Severino Marche e quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Tolentino hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti giovani italiani, poco più che ventenni, uno studente, l'altro operaio, accusati di spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio di San Severino Marche e dei Comuni limitrofi, vendendo droga (principalmente marijuana) soprattutto a loro coetanei.
L'indagine è scaturita da alcuni controlli eseguiti lo scorso maggio a San Severino dai militari di quella Stazione, durante i quali i due giovani, fino ad allora insospettabili ed incensurati, sono stati trovati in possesso di marijuana già pronta per la vendita e di bilancini di precisione.
Da quanto ricostruito dai militari, inoltre, i due sarebbero stati uno dei principali punti di riferimento per lo spaccio settempedano durante laa quarantena. Le ordinanze di custodia sono state emesse dal Gip, Dott. Bonifazi, in totale accoglimento delle ipotesi investigative prodotte dai militari di questa Compagnia e, come detto, sono state eseguite martedì mattina. Nel corso della medesima mattinata i Carabinieri della Compagnia di Tolentino hanno, inoltre, eseguito una perquisizione domiciliare nei confronti di un cittadino italiano, disoccupato e ventenne, residente in questa Provincia, rinvenendo, anche grazie al fondamentale fiuto del cane "One" del Nucleo Carabinieri Cinofili di Pesaro, un modesto quantitativo di hashish e di marijuana in possesso del giovane, nonchè di un bilancino di precisione e della somma di ben 5.850 euro in contanti, ritenuti il provento di illecita attività di spaccio posta in essere anche da parte di questo terzo soggetto e venendo, per questo, denunciato a piede libero. Anch'egli, infatti, era rientrato tra i soggetti di interesse investigativo dell'indagine in argomento e l'esito positivo della perquisizione ha confermato le ipotesi investigative.
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