Ai domiciliari con braccialetto elettronico frequenta persone non consentite: 50enne portato in carcere

Ai domiciliari con braccialetto elettronico frequenta persone non consentite: portato in carcere
SAN GINESIO - Alla fine del mese di ottobre i Carabinieri di San Ginesio, ambito verifiche costantemente eseguite, del rispetto delle prescrizioni dell’Autorità...

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SAN GINESIO - Alla fine del mese di ottobre i Carabinieri di San Ginesio, ambito verifiche costantemente eseguite, del rispetto delle prescrizioni dell’Autorità giudiziaria da parte dei soggetti sottoposti a misura, hanno controllato un uomo ristretto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per reati verificatisi fuori regione (reati contro la persona e detenzione illegale di armi) e domiciliato nel territorio.


Il cinquantenne era tenuto ad attenersi a numerose disposizioni del Giudice, tra cui quella di avere contatti/frequentazione esclusivamente con persone conviventi.  Durante il controllo è stato invece sorpreso in compagnia di terzi in violazione dell’espresso divieto dell’Autorità Giudiziaria. Tenuto conto della segnalazione dei carabinieri, il giudice competente ha così disposto l’aggravamento e la sostituzione della misura in atto, con la custodia cautelare in carcere. Sabato scorso i Carabinieri lo hanno pertanto tradotto al carcere di Ancona.

Sul fronte circolazione stradale, nel fine settimana, i militari dell’Aliquota Radiomobile hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un trentenne che, a seguito di sinistro stradale in Contrada Abbadia di Fiastra, ha rifiutato di sottoporsi ad accertamento mediante etilometro. Si è poi rivolto agli operanti con minacce e insulti. E’ stato pertanto denunciato per minaccia a pubblico ufficiale, oltraggio e rifiuto dell’accertamento, con il ritiro del titolo di guida e il sequestro dell’autovettura. 


A San Severino, il 9 mattina, i carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un giovane, di origini straniere, perché controllato alla guida privo della patente, titolo di guida mai conseguito e per la cui mancanza era già stato sanzionato a livello amministrativo. In questo caso, la reiterazione del comportamento di guida, comporta, in base all’art. 116 del Codice della Strada, la denuncia penale e il sequestro amministrativo del veicolo ai fini della confisca.

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Corriere Adriatico