Civitanova, risponde al falso Sms della banca e rischia di perdere diecimila euro. Ecco perché la truffa è sfumata

Il dirigente Fabio Mazza
CIVITANOVA Tentano di truffare una 70enne di Civitanova ma vengono smascherati dalla polizia: nei guai due campani. La donna aveva raccontato agli agenti del commissariato,...

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CIVITANOVA Tentano di truffare una 70enne di Civitanova ma vengono smascherati dalla polizia: nei guai due campani. La donna aveva raccontato agli agenti del commissariato, guidati dal dirigente Fabio Mazza, di aver ricevuto sul suo cellulare un messaggio da parte di una banca con cui le veniva chiesto di versare 990 euro per spese non meglio indicate. Inoltre, veniva detto alla vittima di aprire un link, presente nel messaggio, nel caso non si fosse riconosciuta come diretta interessata. 

 

La ricostruzione

Letto il messaggio, temendo di essere vittima di una truffa, la donna aveva aperto il link ricevuto, ricevendo un messaggio vocale con il quale veniva informata che sarebbe stata richiamata quanto prima da un operatore della banca. Poco più tardi, riceveva infatti una chiamata dallo stesso numero da cui era partito il primo messaggio da parte di un uomo, che si qualificava come un operatore dell’istituto di credito. Quest’ultimo riferiva che c’era stato un tentativo di truffa ai suoi danni e che poteva essere scongiurata eseguendo un bonifico istantaneo. La 70enne, preoccupata per quanto stava accadendo, aveva provveduto a effettuare un primo bonifico di 4.990 euro, sempre sotto la guida telefonica del sedicente operatore, a favore di un soggetto di cui le venivano forniti nome, cognome e numero dell’Iban per il versamento. La donna era stata inoltre invitata a effettuare un secondo versamento dello stesso importo in favore di una seconda persona, con le stesse modalità. Subito dopo aver effettuato i due bonifici, la civitanovese aveva ricevuto un Sms, apparentemente dalla propria banca ma che risulterà anch’esso artefatto, con il quale veniva messa al corrente che i bonifici da lei effettuati non erano andati a buon fine. Erano stati infatti rifiutati in quanto eccedenti il massimale di spesa. Delle transazioni non riuscite, la donna informava il presunto operatore bancario. «Non si preoccupi, è normale: faccia un terzo bonifico», ha risposto il truffatore. Dopo l’ennesima richiesta, la donna ha ricevuto una telefonata dalla figlia e non è stata più ricontattata dai truffatori. Il raggiro non è andato a buon fine soltanto perché la richiesta di 4.990 euro eccedeva il limite massimo previsto dalla banca dell’anziana per eventuali accrediti. Il colpo avrebbe fruttato quasi 10mila euro.

 

Gli accertamenti

Gli agenti del commissariato di Civitanova hanno analizzato i tabulati telefonici e i numeri degli Iban forniti dai finti operatori bancari per il versamento delle somme. In questo modo sono riusciti a individuare e denunciare all’autorità giudiziaria per il reato di tentata truffa i due autori del reato: due giovani di origine campana, entrambi 28enni, di cui uno gravato da numerosi pregiudizi di polizia, tra i quali anche per il reato di truffa.

 

 

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Corriere Adriatico