Ricostruzione post sisma, a Castelsantangelo e Visso demolizioni al rush finale

Il commissario Guido Castelli: «Piano complesso, ora la ricostruzione nei borghi più colpiti»

Ricostruzione post sisma, a Castelsantangelo e Visso demolizioni al rush finale
VISSO - «Con l’ultima fase dei lavori a Visso e Castelsantangelo sul Nera sta per giungere a conclusione il Piano di interventi redatto dall’Ufficio speciale...

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VISSO - «Con l’ultima fase dei lavori a Visso e Castelsantangelo sul Nera sta per giungere a conclusione il Piano di interventi redatto dall’Ufficio speciale ricostruzione». Sono le parole del commissario Guido Castelli, che tracciano il punto della situazione in merito a messa in sicurezza, demolizione, rimozione, trasporto e recupero delle macerie degli edifici pubblici e privati.

 

I dettagli

Le macerie, di fatto, impedivano la ricostruzione vera e propria in cinque comuni del cratere marchigiano. «Un piano complesso - sottolinea -, validato dalla Soprintendenza, che ha impegnato per mesi personale e ditte specializzate e che pone le basi per la ricostruzione vera e propria in questi borghi così duramente provati».

Dopo aver portato a termine le operazioni ad Arquata del Tronto, nel Piceno, che hanno riguardato 24 edifici del centro storico per un importo di circa di tre milioni, a Ussita (13 edifici nelle frazioni di Castelfantellino e Sorbo per un importo di 1,2 milioni) e Pieve Torina (12 edifici nelle frazioni Tazza, Appennino, Colle di Casavecchia e Seggiole per un milione di euro circa), nel Maceratese, quanto studiato dall’Usr volge dunque alle battute finali. A Visso, infatti, si sta lavorando sui 36 edifici nel capoluogo, mentre a Borgo San Giovanni (24 edifici) i lavori sono terminati così come a Villa Sant’Antonio, dove ai 17 edifici si sono aggiunti due fabbricati su cui intervenire, per una spesa totale di 5,2 milioni. Infine a Castelsantangelo sul Nera, il piano più importante e articolato delle Marche sia per numero di edifici coinvolti, ben 179 divisi in 11 lotti, che per il costo totale dell’operazione, di circa 13,5 milioni.

 

L’impegno

Si sono appena chiusi i cantieri, inclusi di smontaggio e trasporto macerie, a Gualdo, Rapegna (lotto 2) e Nocria, mentre nel capoluogo e nelle frazioni di Macchie, Rapegna (lotto 1) Nocelleto e Vallinfante i lavori sono in fase di ultimazione. Un piano di grande importanza che interessa i territorio colpiti dal terremoto.

 

 

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Corriere Adriatico