Ripe San Ginesio, ex direttore dell'ufficio postale sotto accusa

Il Tribunale
RIPE SAN GINESIO -  Ex direttore delle Poste sotto processo per peculato. E' accusato di essersi appropriato di 120 mila euro di una cliente. Ieri l'udienza...

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RIPE SAN GINESIO -  Ex direttore delle Poste sotto processo per peculato. E' accusato di essersi appropriato di 120 mila euro di una cliente. Ieri l'udienza preliminare è stata rinviata al prossimo aprile a causa dell'assenza del Gup. La vicenda risale al 2011. Secondo quanto ricostruito dalla magistratura inquirente - l'indagine era stata coordinata dal sostituto procuratore Claudio Rastrelli -, l'allora direttore dell'ufficio postale di Ripe San Ginesio, Francesco Carassai, sarnanese di 42 anni, avrebbe invitato la cliente, una pensionata che oggi ha 71 anni, a consegnargli il proprio libretto postale per effetture un investimento che per lei sarebbe stato sicuramente favorevole. Così facendo però, secondo la Procura, si sarebbe appropriato di 120 mila euro prelevandole in più tranche. Il 17 gennaio del 2011 si sarebbe appropriato di 10 mila euro, il giorno successivo di cinquemila, altri cinquemila li avrebbe presi l'8 febbraio e nello stesso giorno avrebbe prelevato anche 70 mila euro.

L'ultima appropriazione risalirebbe al 15 febbraio con un prelievo di 30.568 euro. Ad accorgersi degli ammanchi solo diverso tempo dopo, è stato un figlio dell'anziana insieme alla nuora. Nel 2014, quindi tre anni più tardi, i parenti si erano accorti che la donna non aveva più il libretto postale ma solo una fotocopia. La circostanza, apparsa subito piuttosto inusuale, ha spinto figlio e nuora ad approfondire la questione. A quel punto infatti, per scrupolo, hanno voluto controllare i movimenti bancari e si sono accorti che dal conto mancavano diversi soldi. Immediata è stata la querela. Tramite l'avvocato Monica Attili hanno presentato una denuncia e la vicenda è finita all'attenzione della magistratura maceratese. L'ex direttore Carassai è ora accusato di peculato. L'imputato, che respinge ogni addebito, è difeso dall'avvocato Laura Petrocchi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico